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ToggleIl nostro corpo è una macchina straordinaria, regolata da un complesso orologio biologico conosciuto come ritmo circadiano, che coordina le attività degli organi e i processi metabolici nell’arco delle 24 ore. Questo ritmo naturale scandisce le fasi di attività e riposo, influenzando non solo il nostro livello di energia, ma anche il modo in cui assimiliamo, trasformiamo ed eliminiamo i nutrienti e le tossine.
Durante il giorno, il corpo è progettato per sostenere l’attività e il nutrimento: lo stomaco, il pancreas e l’intestino tenue lavorano al massimo per digerire e assorbire i nutrienti, mentre il cuore e i polmoni supportano l’energia fisica e mentale necessaria per affrontare le sfide quotidiane. La sera e la notte, invece, il metabolismo si trasforma: il fegato e la cistifellea entrano in azione per eliminare le tossine, i reni filtrano il sangue e il sistema digestivo rallenta, permettendo al corpo di rigenerarsi e prepararsi per un nuovo giorno.
Rispettare i ritmi circadiani significa assecondare i momenti naturali di massima efficienza di ogni organo, favorendo un equilibrio metabolico ottimale. Questo concetto non solo è alla base del benessere fisico, ma è anche fondamentale per comprendere come alimentazione, riposo e attività possano essere armonizzati con il nostro orologio interno.
In questo articolo esploreremo in dettaglio le fasi di massima attività e riposo degli organi secondo i cicli circadiani, evidenziando come adattare la nostra routine quotidiana a questi ritmi possa migliorare la salute e la qualità della vita. Dal fegato attivo di notte al cuore che pulsa con forza a metà giornata, ogni organo ha un momento preciso per esprimere il suo potenziale. Utilizzare queste conoscenze ci permette di vivere al meglio, quindi entriamo nel vivo del tema, scoprendo il nesso che c’è tra l’orologio biologico e le variazioni di peso.
L’orario interno ed esterno
Esiste davvero un legame tra l’orologio del corpo e l’aumento di peso? Certamente.
Ma prima, ecco una considerazione utile sull’orologio corporeo.
Ogni inizio autunno o primavera gli orologi si spostano di un’ora. Avrai sentito dire: “dormirai un’ora in più” o al contrario. Ma tu lo farai?
È probabile che il tuo corpo si svegli un’ora prima, o un’ora dopo e che tu riesca a dormire come al solito almeno per un po’, fin quando il tuo orologio interno non si sarà adattato.
Perché il corpo non si adatta immediatamente al nuovo orario? Nel caso di un cambio d’orario di un’ora, non lo si nota quasi e il corpo si adatta nel giro di un giorno o due. Ma lo si sente di più se si viaggia dall’altra parte del mondo e l’ora cambia di diverse ore. Può essere necessaria una settimana per abituarsi al nuovo orario.
Perché viaggiare con il fuso orario ha un impatto così forte?
È l’orologio del corpo, naturalmente. Legato ai ritmi del mondo, della natura, della vita. Oltre al fatto che questo orologio esista e che ci sia della scienza dietro, è interessante approfondire il legame tra l’orologio biologico del corpo e l’aumento di peso.
Statisticamente ci sono molte persone che nonostante i numerosi tentativi su vari fronti, si ritrovano sempre con un peso oscillante o in sovrappeso. Questo perché non si sono mai occupati di un fattore importantissimo: l’orologio biologico.
È logico che noi abbiamo un orologio corporeo. Dopotutto, fin dalla nascita della Terra esiste un ciclo giornaliero di luce e buio. Le piante funzionano in modo ciclico, raccogliendo e utilizzando l’energia in base al sorgere e al tramontare quotidiano del sole. Anche le creature unicellulari e i funghi hanno un ritmo distinto per il loro metabolismo, che segue un ciclo di 24 ore.
Come tutti i mammiferi, anche noi umani abbiamo quindi un orologio interno. Il gene dell’orologio dei mammiferi è espresso nel nucleo soprachiasmatico (SNC) del cervello e in quasi tutte le cellule del corpo.
Il sistema nervoso centrale è l’orologio principale, che risponde solo ai segnali di luce e buio. Gli organi del resto del corpo hanno orologi secondari che rispondono sia all’orologio principale sia ad altri segnali.
Questi organi sono esterni, o periferici, rispetto al SNC o all’orologio principale, quindi li identifichiamo come organi periferici. Gli orologi secondari influenzano gli organi periferici coinvolti nel metabolismo energetico, come il fegato, il pancreas, i muscoli e il tessuto adiposo.
Nel caso in cui gli orologi secondari siano sincronizzati con l’orologio principale, si è svegli di giorno e addormentati di notte, e l’orologio principale, gli orologi secondari e i processi metabolici sono tutti allineati. Al contrario, vuol dire che non siamo in sincronia e questo causa tutta una serie di messaggi fuorvianti al corpo.
Sincronizziamo gli orologi
Il modo in cui funziona questa connessione di orologi si spiega così:
l’orologio principale esercita la sua influenza principalmente attraverso due ormoni, il cortisolo e la melatonina, e il sistema nervoso centrale (SNC). Gli orologi secondari, e quindi gli organi periferici, sono influenzati da questi ormoni e dal SNC. Questi ultimi, a loro volta, regolano il metabolismo energetico controllando il ritmo dell’assunzione di energia e dell’attività.
Lo fanno, ad esempio, modificando l’appetito e la vigilanza nel corso della giornata. Attraverso questa regolazione dell’assunzione di cibo, dell’attività e del metabolismo, l’orologio maestro e gli organi periferici orchestrano ritmi sincronizzati nel comportamento e nella fisiologia corporea. Questo, a sua volta, contribuisce al controllo del peso a lungo termine, mantenendo la stabilità.
In un mondo ideale il corpo funziona così: in sincronia con il ritmo quotidiano del giorno e della notte, della luce e del buio.
Ma, naturalmente, noi siamo autonomi, siamo noi che decidiamo, con la nostra mente e le nostre intenzioni. Noi scegliamo quando mangiare ed essere attivi, non siamo costretti a rispondere come un robot al ritmo dei segnali dell’orologio guidati dalla luce e dal buio (il che ci salverebbe da molti disturbi moderni).
Noi abbiamo vite impegnate: dobbiamo fare ciò che ci serve nel momento in cui possiamo farlo, e al diavolo l’orologio biologico…!
Ma è qui che iniziano i problemi. Nutrendoci o essendo attivi in momenti in cui il corpo dovrebbe essere a digiuno o a riposo, scolleghiamo gli orologi secondari dall’orologio principale. Il ritmo della nostra fisiologia non corrisponde più a quello dell’orologio principale e la raccolta e l’utilizzo dell’energia sono in contrasto con il ritmo dei cicli sonno-veglia.
Disturbi dell’orologio e aumento di peso
Vi è un legame ben consolidato tra l’alterazione dell’orologio corporeo e l’obesità, e molti sono i lavori di ricerca sull’argomento.
Anche se i meccanismi esatti sono ancora in fase di studio, è possibile comprendere perché i disturbi dell’orologio possano portare all’aumento di peso.
L’utilizzo e l’immagazzinamento dell’energia sono disturbati se il corpo è attivo quando riceve segnali di riposo. Allo stesso modo, se si alimenta e immagazzina energia quando dovrebbe utilizzare le riserve di grasso o se si sente assonnato quando dovrebbe essere vigile, l’equilibrio energetico ne risentirà.
Nel mondo moderno, il numero di persone i cui orologi secondari e il cui metabolismo energetico sono allineati con l’orologio centrale e i cicli giorno-notte, è molto basso.
Questo disallineamento dell’orologio a livello collettivo è un co-fattore che contribuisce all’epidemia di obesità odierna.
È stato dimostrato che un’alterazione dell’orologio porta a un aumento dell’assunzione di cibo ed è causata da cambiamenti ormonali che portano a un aumento dell’appetito piuttosto che a un prolungamento della finestra temporale di nutrizione, in poche parole si mangia in continuazione e non ci si sazia mai.
È quindi plausibile che mettendo in ordine l’orologio del proprio corpo, sia più facile perdere peso.
I problemi di un orologio alterato
Esiste un’associazione ormai riconosciuta tra ritmi biologici alterati e:
- Resistenza all’insulina e diabete.
- Dislipidemia e accumulo di grasso, soprattutto intorno agli organi.
- Aumento della morbilità e della mortalità.
- Maggiore assunzione di cibi industriali, scelte alimentari sbagliate e pasti irregolari.
Un’alterazione dell’orologio corporeo ha quindi un impatto molto più forte della semplice sensazione di stanchezza o di malessere. Potrebbe influire in modo significativo sulla nostra salute anche in modo cronico, ovvero perpetuato nel tempo.
Pensi che non interessi anche te?
Prima che tu decida di andare oltre, perché pensi che l’alterazione dell’orologio biologico non ti riguarda, ripensaci. Ci sono molti modi in cui i tuoi orologi corporei potrebbero essere squilibrati. Il jet lag potrebbe essere il primo fattore che ti viene in mente, ma potrebbe essere l’ultima delle tue preoccupazioni quando si tratta del tuo orologio corporeo.
I modi in cui l’orologio corporeo può alterarsi
La domanda più ovvia è quindi: quali sono le azioni che spingono effettivamente l’orologio del corpo ad alterarsi? Quali sono le cause? E cosa si può fare? Vediamo alcuni modi comuni in cui i nostri orologi possono essere sfasati.
Mangiare di notte
Il tramonto è passato da un pezzo, è buio e il tuo orologio corporeo ti sta dicendo di riposare e di digiunare. Ed invece tu.. ti stai nutrendo.
Ecco un’altra delle azioni tossiche moderne, che compromettono seriamente la cronobiologia degli organi.
Noi siamo fatti per mangiare nella prima parte della giornata, trasformare di seguito i nutrienti per renderli un buon combustibile corporeo, e digiunare la notte.
Di notte a bottega è chiuso, le serrande sono abbassate, e nessun organo digestivo ha voglia di fare gli straordinari… ma tu che fai? Saccheggi il frigorifero o ordini una pizza con consegna a domicilio! Quindi il tuo stomaco, il fegato, l’intestino, sono tutti costretti a risvegliarsi e produrre per te: bile, acidi gastrici, enzimi… con enorme fatica lo fanno, perché non hanno altra scelta, ma stanno facendo qualcosa contro natura e questo ti fa pagare un caro prezzo.
Infatti, mangiare durante la notte o consumare la maggior parte delle calorie giornaliere la sera tardi affatica gli organi, ammala le cellule e fa accumulare grasso viscerale, perché non si risponde ai ritmi naturali del corpo, come vedremo più avanti, secondo l’orologio degli organi.
Non sorprende infatti che esista un’associazione tra il consumare cibo di notte e l’obesità.
Tra l’altro si aggiunge il fatto che spesso un’alimentazione notturna comprende anche il consumo di alcolici. È noto che l’alcol disturba il sonno, crea agitazione e infiammazione, alterando direttamente l’orologio principale. >> QUI <<
Dispositivi elettronici e cortisolo
Probabilmente ne avrai sentito parlare, io personalmente lo ripeto in continuazione.
Dispositivi come computer portatili, console di gioco e tablet emettono luce alla lunghezza d’onda perfetta per bloccare l’attivazione della melatonina, alterare il ciclo dell’orologio biologico e quindi disturbare il sonno.
L’organismo è indotto a pensare che sia giorno, mentre in realtà dovrebbe essere in fase di riposo e prepararsi a dormire. Esattamente come descritto nel paragrafo della luce notturna, sostare davanti a strumenti elettronici la notte, disturba fortemente i cicli circadiani e il nostro orologio maestro.
Sia perché vanno a lavorare sulla rifrazione della luce blu attraverso gli occhi e conseguentemente, dando al cervello l’errato messaggio che bisogna stare svegli, sia perché si stimola il sistema nervoso in modo innaturale, attivando le sinapsi e creando una sorta di agitazione e di veglia controproducente per il riposo notturno. In pratica diventa difficile addormentarsi, troppi gli stimoli, sia di informazioni che di immagini, che coinvolgono la nostra psiche.
Sia che tu stia lavorando stancamente ad un progetto, sia che tu stia guardando un film molto impegnativo, sia che tu stia giocando a un video gioco, devi sapere che stai alterando in maniera definitiva i tuoi ritmi sonno-veglia, e questo ti causerà stress e stanchezza di giorno, frustrazione e gonfiore.
Oltre a favorire l’infiammazione di basso grado e la disregolazione ormonale, con picchi e cali glicemici importanti e interessamento degli organi endocrini e della tiroide.
Il sonno insufficiente che deriva da questi comportamenti dannosi ripetuti, come abbiamo visto, può aumentare il rischio di malattie metaboliche e obesità.
Lavoro a turni
Se lavori di notte, hai capovolto il tuo orologio corporeo. Sei attivo e mangi quando è buio e cerchi di dormire quando c’è luce. Il tuo orologio principale sta influenzando il tuo corpo a fare una cosa, mentre i tuoi organi vengono spinti a fare qualcosa di diverso.
Esiste un chiaro legame tra il lavoro a turni e la salute metabolica. È stato dimostrato che i lavoratori a turni hanno un rischio maggiore di diabete, obesità ed eventi cardiovascolari.
Nel complesso, presentano una maggiore resistenza all’insulina, ritmi di cortisolo invertiti e pressione sanguigna più alta.
Questi studi evidenziano alcuni punti interessanti:
Ci sono poche prove che chi lavora a turni riesca ad adattarsi e a capovolgere il proprio orologio biologico per allinearsi con i pattern di attività e di alimentazione che si è imposto.
Esiste un rischio maggiore di obesità addominale, il che significa che i lavoratori a turni tendono ad accumulare grasso intorno agli organi interni.
Il dispendio energetico durante il sonno è ridotto e anche il riscaldamento del corpo che deriva dall’assunzione di cibo (TEF – effetto termico del cibo) è ridotto.
Si capisce quindi come il dispendio energetico complessivo si riduca.
L’appetito aumenta e i lavoratori a turni tendono a consumare una dieta più ricca di grassi idrogenati e un maggior numero di spuntini non salutari.
Quando la notte è accesa
Ecco un altro brutto modo di alterare il proprio orologio biologico: lasci la luce accesa di notte mentre si dorme. Se è una tua abitudine, abbandonala immediatamente. La luce artificiale influenza l’orologio biologico. Magari stai dormendo, ma il tuo orologio principale pensa che sia giorno. Soprattutto se dormi con schermi accesi in camera.
La luce blu degli schermi “mima” la luce blu del cielo di giorno, così la registrano i nostri recettori, e questo aumenta il cortisolo, l’ormone dello stress, riducendo la melatonina. In pratica stai dicendo al tuo corpo: “fuori è giorno, svegliati!” mentre invece è buio e dovrebbe solo riposare profondamente.
È stato dimostrato che la luce di notte provoca un aumento di peso. E la relazione è stata ben studiata. È stato confermato che la soppressione notturna della melatonina può provocare direttamente disfunzioni metaboliche e accumulo di grasso. >> QUI <<
Jet leg sociale e debito di sonno
In genere, quando ci spostiamo in aereo da un continente all’altro, al nostro arrivo abbiamo un senso di malessere generale, con stanchezza, deficit di attenzione e concentrazione, insonnia, disturbi digestivi, irritabilità, che persiste per alcuni giorni in base a quanti fusi orari abbiamo attraversato.
Il Jet Lag è considerato un disturbo del ritmo circadiano, che si presenta quando il nostro orologio interno non è in sincronia con il ritmo giorno-notte dell’ambiente in cui ci troviamo. Per fortuna il tutto si risolve quando il nostro ritmo circadiano si allinea al ritmo luce-buio della nostra della nostra destinazione.
Una sintomatologia simile è riscontrabile quando spostiamo il nostro momento di andare a dormire, come avviene spesso nel fine settimana quando tendiamo a rimanere svegli fino a tardi per fare la movida, andare in discoteca o semplicemente socializzare con gli amici.
Questo spostamento volontario del tempo di andare a dormire per motivi ricreativi è stato definito dagli scienziati “jet lag sociale” proprio perché per il nostro fisico è come se ogni weekend ci spostassimo di diversi fusi orari per poi tornare indietro la domenica sera quando dobbiamo cercare di riallinearci ai ritmi della settimana.
I disturbi che si presentano sono quelli del jet lag da viaggio, solo che mentre quest’ultimo persiste fintanto che non ci adattiamo al nuovo ciclo luce-buio, il jet lag sociale tende ad essere cronico perché ogni volta allunghiamo e poi accorciamo il tempo di andare a dormire.
I risultati di una cronica desincronizzazione del nostro ritmo circadiano sono importanti per la nostra salute poiché aumenta il rischio di depressione, ansia, obesità, patologie cardiocircolatorie.
È inoltre dimostrato che aumentano anche gli incidenti della strada di entità grave nonostante il traffico nelle ore notturne sia meno intenso.
Accade perché il ritmo circadiano della temperatura del nostro corpo, indipendentemente se siamo a dormire o siamo sulle strade, si abbassa di circa un grado tra le ore 4 e le 6, causando un significativo abbassamento della vigilanza e delle nostre performance tanto che guidare in queste ore è stato paragonato ad una condizione di ubriachezza. Non è casuale che molti incidenti del sabato sera avvengano proprio in questo lasso di tempo e molto spesso sono erroneamente attribuiti ad abuso di sostanze o di alcool6. Ovviamente se si associano anche quest’ultimi, la nostra capacità di avere una guida sicura è ulteriormente compromessa, ma non come se fosse una sommazione di componenti, quanto una moltiplicazione.
Funziona anche al contrario
Oppure il termine social jetlag è anche usato per descrivere il sonno ridotto causato dallo stile di vita lavorativo, con un successivo recupero nei fine settimana. Anche questo è uno schema tipico dei giorni nostri. Si lavora molto durante la settimana, si va a letto tardi, ci si sveglia presto e lo si fa per cinque giorni alla settimana.
Poi nel fine settimana ci si riposa e si “recupera”. Questo avviene per la maggior parte dell’anno. Sebbene sia provato che il recupero sia benefico, si forniscono costantemente segnali contrastanti all’orologio del corpo, che si trova così in un costante stato di perturbazione. Come ci si potrebbe aspettare, questo comportamento è associato all’obesità.
Ma non è solo la mancanza di sonno dovuta al jetlag sociale che può causare lo sfasamento dell’orologio corporeo. Il debito di sonno, in generale, sortisce proprio questo effetto.
Chi dorme poco o male in generale può subire lo stesso scompenso dell’orologio corporeo e subire le stesse conseguenze.
Chi ha un sonno breve, disturbato, discontinuo e inefficiente e sta cercando di dimagrire, si ritrova a perdere meno grasso e più muscoli e ha un rischio maggiore di diabete, sindrome metabolica e obesità.
Il ritmo della Vita
Anche secondo la medicina tradizionale cinese e la cronobiologia, Il nostro corpo segue un orologio biologico complesso per ogni organo che ha un ciclo circadiano preciso, con momenti di massima attività e periodi di riposo durante le 24 ore.
Questo è conosciuto come ritmo circadiano degli organi, che regola le fasi di attività e riposo di ogni organo secondo un ritmo preciso, con momenti di massima attività e periodi di riposo di ciascun organo nell’arco della giornata.
Questo ritmo rispetta le fasi naturali di assimilazione, trasformazione ed eliminazione, che si alternano tra la prima e la seconda parte della giornata e influisce su come e quando è ottimale nutrirsi, assimilare, trasformare, e infine eliminare le sostanze di scarto.
Ecco come si suddivide la giornata secondo l’attività massima e il riposo degli organi principali:
Notte: fase di rigenerazione e purificazione
- Fegato (massima attività dalle 1:00 alle 3:00): durante queste ore, il fegato lavora al massimo per depurare il sangue e detossificare l’organismo. È una fase cruciale per il metabolismo, in cui il fegato trasforma le sostanze nutrienti assimilate durante il giorno in energia e avvia processi di eliminazione delle tossine. Ecco perché è consigliato evitare pasti pesanti prima di dormire, poiché un fegato sovraccarico fatica a rigenerarsi adeguatamente.
- Polmoni (massima attività dalle 3:00 alle 5:00): in questa fase, i polmoni sono al picco della loro attività. La respirazione profonda durante il sonno notturno permette al corpo di ossigenarsi e prepararsi per il nuovo giorno. Questo è uno dei motivi per cui la qualità dell’aria e un ambiente di riposo confortevole sono fondamentali.
- Intestino Crasso (massima attività dalle 5:00 alle 7:00): è il primo organo ad attivarsi, favorendo l’eliminazione delle scorie accumulate durante la notte. È infatti proprio nelle prime ore del mattino che il grosso intestino si attiva per eliminare i rifiuti accumulati. È il momento ottimale per andare in bagno, aiutando il corpo a liberarsi delle scorie accumulate durante la notte, “ripulirsi” e prepararsi per la nuova giornata.
Mattino: fase di assimilazione e nutrimento
- Stomaco (massima attività dalle 7:00 alle 9:00): in questo intervallo, lo stomaco è nel suo momento migliore per digerire e assimilare il cibo. Consumare una colazione ricca e nutriente in queste ore aiuta il corpo a iniziare la giornata con energia. Il metabolismo è attivo e predisposto all’assimilazione.
- Milza e Pancreas (massima attività dalle 9:00 alle 11:00): queste due ghiandole lavorano insieme per regolare i livelli di zucchero nel sangue e supportare la digestione. Dopo la digestione nello stomaco, questi organi trasformano i nutrienti e stabilizzano i livelli di glicemia. È un momento ottimale per cibi nutrienti e bilanciati, per evitare cali energetici, metabolizzare i carboidrati e ottenere energia. Uno spuntino sano o colazione, può mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
- Cuore (massima attività dalle 11:00 alle 13:00): a metà giornata, il cuore raggiunge il picco della sua attività. Questo è il momento in cui siamo naturalmente più energici e vitali. È ideale dedicarsi a compiti fisicamente o mentalmente impegnativi, sfruttando l’energia del cuore per migliorare la produttività.
Pomeriggio: fase di trasformazione e bilanciamento
- Intestino tenue (massima attività dalle 13:00 alle 15:00): dopo il pranzo, l’intestino tenue lavora per continuare la digestione, assorbire i nutrienti essenziali e distribuire l’energia. Un pasto equilibrato in questo momento può sostenere il corpo per il resto della giornata.
- Vescica urinaria (massima attività dalle 15:00 alle 17:00): La vescica lavora per eliminare le tossine attraverso l’urina. Questo è il momento ideale per bere liquidi, per idratarsi e mantenere la funzionalità renale. Bere acqua in questa fase supporta la funzione di depurazione e idratazione.
- Reni (massima attività dalle 17:00 alle 19:00 I reni, responsabili della filtrazione, operano al massimo in questa fascia oraria. Essi lavorano a pieno ritmo per filtrare il sangue e mantenere stabile l’equilibrio idrosalino. È importante evitare cibi e bevande che potrebbero appesantire il loro lavoro.
Sera: fase di preparazione al riposo e recupero
- Maestro del cuore (massima attività dalle 19:00 alle 21:00): in questa fascia oraria, il corpo si rilassa e inizia a prepararsi al riposo. È consigliabile evitare stress e attività intense. Questa è una fase ideale per rilassarsi e praticare attività che favoriscono il benessere mentale e fisico.
- Triplice riscaldatore (massima attività dalle 21:00 alle 23:00): prima di coricarsi, il corpo è nello stato di massimo rilassamento. È la fase di maggiore attività del Triplice Riscaldatore, l’unico meridiano a cui non sia associato alcun organo. Il triplice riscaldatore, si riferisce alla regolazione del metabolismo e dell’energia, è attivo in questa fase ed è un momento adatto per il relax e la preparazione al sonno, aiutando il corpo a scivolare dolcemente verso la fase di rigenerazione.
- Cistifellea (massima attività dalle 23:00 all’1:00): la cistifellea supporta la digestione dei grassi accumulati durante il giorno e collabora con il fegato per eliminare le tossine. È importante aver digerito completamente i pasti serali per favorire la funzione ottimale della cistifellea e del fegato. La cistifellea soffre quando si va di fretta e il corpo è stressato. Quindi, per proteggerla, è essenziale a quest’ora della notte essere in uno stato di calma e riposo.
Conclusioni e consigli
Seguire il ritmo circadiano degli organi può contribuire a un miglior equilibrio metabolico, promuovendo il benessere generale e favorendo la digestione, l’energia e la qualità del sonno. Ma anche migliorando la tua vita in generale. Ricorda che noi non siamo disgiunti dall’ambiente che ci circonda e non siamo indipendenti dai ritmi naturali, possiamo sceglierli, ma se non rispettiamo la nostra biologia, prima o noi ne paghiamo le conseguenze. Quindi possiamo cercare di fare del nostro meglio per riportare il più possibile questi ritmi nel loro equilibrio naturale primordiale.
Segui questi suggerimenti pratici per allinearti ai ritmi circadiani degli organi:
Prima parte della giornata: consumare pasti più ricchi ed energizzanti, poiché il corpo è orientato verso l’assimilazione e la trasformazione. Dedicare questa parte della giornata alle maggiori attività che creano dispendio energetico.
Pomeriggio: optare per pasti più leggeri e continuare a idratarsi per supportare la funzione intestinale e renale. Iniziare gradualmente ad abbassare il ritmo, dedicare questa parte della giornata ad attività meno dinamiche.
Sera: evitare pasti pesanti oppure digiunare e prediligere il rilassamento per preparare il corpo al riposo e alla rigenerazione. Spegnere i device elettronici, cenare due otre ore prima di andare a letto, evitando di mangiare molto tardi. Provare a fare piccoli esercizi di meditazione o respirazione per favorire il riposo notturno.
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