Intuitive eating, mangiare intuitivo. E’ ancora possibile?

Intuitive eating, cos'è? E' possibile attuarlo al giorno d'oggi?

Liberarsi dall’ossessione del cibo e riprendersi in mano la propria vita e il motto dei nostri giorni. Sembra complicato, è fattibile? Si cercano molte soluzioni e nascono nuove tendenze per cercare di trovare un rapporto più sano col cibo e non esserne ossessionati. 

Da un po’ di tempo si parla di Intuitive eating, ma di cosa si tratta esattamente?

Non è una dieta né un regime alimentare con regole particolari, a parte il mangiare quando si vuole e come si vuole.

Insomma si segue l’istinto e la naturalezza.

Le varie proposte che circolano in rete chiedono di alleggerire il proprio rapporto con il cibo. Così si recupera l’innata intuitività che è alla base dell’atto del nutrirsi.

Mangiare quando ci va.. davvero.

Stiamo perdendo la capacità istintiva

Il problema nasce dal fatto che è molto difficile oggigiorno riconoscere il proprio istinto, in qualsiasi ambito e anche nel cibo, come accadeva una volta.

Abbiamo “I sensori sporchi” da decenni di abitudini sbagliate, immersi in una società consumistica che ci ha allontanati sempre più dal rapporto con la natura, la nostra natura, e dal nostro potere intuitivo.

Dovremmo proprio fare come gli animali in libertà, loro si che sanno regolarsi da sé.. Non sono mai in sovrappeso, sanno quando e se mangiare anche se hanno abbondanza di cibo.

Tutto cambia quando siamo noi a inserire nella loro esistenza elementi di artificialità e controllo, insomma quando perdono l’istinto alimentare naturale, e diventano dipendenti da un cibo.

E’ esattamente quello che accade a noi umani. La dipendenza da cibo è un fenomeno molto moderno, dovuto all’artificiosità dei cibi industriali, dolcissimi, salatissimi, fintamente saporitissimi. Questi ultimi hanno modificato la nostra percezione di ciò che è buono e ciò che non lo è.

Hanno provocato un effetto super stimolante delle nostre papille gustative, diseducandole ai sapori naturali e innescando nel cervello un messaggio simile a quello di alcune droghe, ecco perchè ne andiamo pazzi, e non riusciamo proprio a rinunciarvi.

Quindi si può fare?

In realtà il corpo sarebbe già predisposto per inviare al cervello segnali di fame o sazietà, che consentano di equilibrare le proprie necessità energetiche. E una volta I nostri antenati facevano proprio così, ma adesso, cosa è successo?

E’ successo che praticare l’intuitive eating diventa complicato. Perchè la super offerta di cibi, di dubbia qualità o anche di buona qualità, è semplicemente troppa. Presente a ogni angolo, a ogni ora.

E noi ci muoviamo come automi tra pacchetti colorati pieni di leccornie che addormentano I nostri sensi, specie il gusto, finendo col perdere la sensibilità ai sapori. Ma anche la conoscenza del nostro corpo, delle nostre esigenze, di chi e come siamo, di cosa abbiamo realmente bisogno.

Soprattutto perdiamo la conoscenza di cosa è cibo e cosa non lo è. Di cosa viene messo sugli scaffali solo per stuzzicare la nostra attitudine al consumo e di cosa è li per nutrirci davvero. Cibo grezzo, naturale, ricco di nutrienti, creato per il nostro supremo bene.

Ecco che l’intuitive eating, in un mondo cosi confuso, è difficilissimo da praticare.

A meno che…

Ritorno alle origini.

A meno che non si torni ad uno stato di naturalità, ci si liberi da tutte le dipendenze causate dai cattura-neuroni rappresentati da zuccheri, conservanti, glutine, carboidrati raffinati, oli idrogenati, additivi e pesticidi. A meno che non si faccia un totale reset dell’organismo, una ripartenza, una rinascita del nostro sistema cellulare.

Allora ci si pulisce da tutto, si resetta sia l’hardware che il software, e si ricomincia come fanno i bambini, a re-imparare a captare i segnali che il nostro corpo ci invia.

Con una pulizia del mitocondrio, le cellule ‘sporche’ dal carico tossico, si ripuliscono completamente come uno specchio in cui non ci riusciva più a specchiare e in cui adesso possiamo vederci chiaramente.

Una cellula libera, ossigenata, sa qual’è il suo chiaro compito, e riesce a svolgerlo nella maniera per cui è stata creata.

Quindi via libera all’intuizione e al riconoscimento degli input interni ed esterni! Via libera alla trasformazione delle sostanze buone, che noi abbiamo imparato a riconoscere e che son il BENE supremo per il nostro organismo. In queste condizioni l’Intuitive eating ha ragione di essere.

I PASSI NECESSARI PER MANGIARE INTUITIVO

1 passo:

Il primo passo per liberarsi dal carico tossico che ci ha tolto intuizione nell’alimentarci è quello di ripulire la dieta da tutte le dipendenze che ci rendono tristi, frustrate e angosciati quando non riusciamo a soddisfare le nostre voglie compulsive (zuccheri, sale, caffeina, cibi industriali, alcol..)

Per poter “resettare” il gusto è importante procedure per un periodo ad una totale eliminazione di alimenti industriali e zuccheri aggiunti,

limitando anche fortemente il sale (anche quello che si trova nei salumi, formaggi, pane, pizza, legume in scatola, pesci in scatola).

Solo così sarà possibile fare il primo importante passo verso l’Intuitive eating: distinguere tra fame vera e propria e compulsione o golosità.

Il gusto troppo dolce e salato, quando sono troppo presenti nella dieta, innescano circoli viziosi di fame non fisiologica, accompagnato da tutto un corollario di emozioni negative:

  • Inquietudine
  • Irritabilità
  • Senso di insoddisfazione
  • Calo di energia

Che sono i candidati ideali per trasformarsi in falso appetito, quindi un circolo vizioso che si auto-alimenta.

Ecco perchè sarà utile per qualche settimana procedure a un bel detox da prodotti tossici e preconfezionati, ritornando a fare una spesa diversa, con materie prime grezze, da cucinare noi stessi.

Gli studi dimostrano che il corpo necessita di un periodo di 28 giorni per assimilare una nuova abitudine in modo che diventi automatico per lui renderla propria e avvertirla come naturale.

Per cui fare un detox e prolungare questa metodologia per un mese è la scelta vincente per far ripartire completamente l’organismo, esattamente come propongo di fare nel programma EnergyDetox.

Per chi pensa di non avere molto tempo per occuparsi dei pasti self-made, basta preparare piatti semplici, magari conditi con spezie ed erbette aromatiche, in modo da renderle gustose senza doverci dedicare troppo tempo.

L’organizzazione è fondamentale, preparando in anticipo alcuni alimenti,ci si avvantaggia quando abbiamo meno tempo.

Per saziarci in modo completo possiamo  usare alcuni  superfood da inserire ad esempio in insalate o zuppe, come i semi di chia, di canapa, il ghee, il burro di cocco.

Le bacche e i semi da utilizzare come spuntino o da mettere in uno yogurt di cocco con un po’ di olio di semi di lino.

Pasti completi con tutti i macro-nutrienti salvano dalle trappole delle voglie di cibo spazzatura.

2 passo:

Impara a riconoscere l’appetito vero.

Se senti fame fermati, aspetta un attimo e ascoltati.

Non cedere subito e chiediti se dietro si nasconde un’emozione che non vorresti sentire, potrebbe essere noia, insoddisfazione, rabbia..

Prova ad entrarci dentro, e chiediti: davvero risolverai quella data emozione riempiendoti di qualcosa che poi ti farà sentire peggio, più frustrato di prima?

Ti rimarrà l’insoddisfazione, e non appena l’effetto di quel cibo sul Sistema nervosa si dissolverà, correrai nuovamente alla ricerca di qualcosa che possa calmarti e non pensare.

Una buona idea e fare dei respiri profondi, guardarsi dentro e prendere tempo cosi da giocare un po’ con la mente, sorseggiando una bella tazza di acqua calda, lentamente, che tra l’altro toglie l’appetito.

Poi provare a fare questo auto-test:

Mangeresti un pacchetto di patatine o uno snack al cioccolato, ma non hai altrettanta voglia del tuo frutto preferito?

Allora forse non si tratta di vera fame, ma di Craving (desiderio impulsivo per una sostanza psicoattiva, per un cibo o per qualunque altro oggetto-comportamento gratificante).

3 passo:

Circondati di cibi sani.

Sì, esercitare l’intuizione alimentare ha bisogno di una mano, alleggerisci il lavoro che il tuo sistema deve fare, eliminando le tentazioni intorno. Fai un bel reset anche della tua dispensa, del frigorifero e dell’ambiente in cui trascorri maggiormente il tuo tempo.

Circondati di spuntini sani, a base di frutta e verdure, e non farti mai mancare il bollitore di acqua calda, per fare una tisana, o semplicemente per bere acqua calda.

Se hai voglia di qualcosa di fresco e dolce, come ad esempio un gelato, compra e tieni in freezer dei frutti di bosco e fragole surgelate.

Le metti in un contenitore, e quando ti viene questa voglia, ne prendi qualcuno da sgranocchiare..

Ti toglierà immediatamente il bisogno di ricorrere a un gelato confezionato o qualcosa di dolce, inoltre è un rimedio veloce e sempre a portata di mano.

Ci sono integratori e superfood che puoi introdurre nella tua quotidianità alimentare e possono venirti in aiuto per:

  • Ripulire l’organismo
  • Dare senso di sazietà
  • Fornire i nutrienti giusti per affrontare la giornata
  • Distogliere l’attenzione dai cibi industriali tossici
  • Dare nuovi stimoli al gusto e conoscere nuovi sani sapori.

Alimenti e superfood da avere in casa:

Mixseed

Bacche di goj

Bacche inca

More di gelso

Ghee

Burro di cocco

Noci pecan

Anacardi

Fave di cacao

Ashwaganda

Gymnema Silvestre

Ecco quindi i passi da fare per praticare l’Intuitive eating: ripulire i recettori e le cellule.
Così come ripuliresti uno specchio sporco attraverso cui non è possibile vedere, per un corretto sviluppo dell’istinto alimentare.

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Maria Teresa Ficchì

Naturopata, nutrizionista & Health Coach, fondatrice di Chetogenica Bioenergetica. Amo prendermi cura degli altri e aiutarli a stare bene con i metodi naturali, portandoli alla versione migliore di se stessi.
 

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