Reflusso: cause, cibi giusti, cibi da evitare e rimedi che aiutano

Reflusso gastroesofageo

È stimato tra il 25% e il 40% delle persone di tutte le età soffre di sintomi di reflusso acido.

Di questi, circa il 20% degli adulti soffre di malattia da reflusso gastroesofageo su base quotidiana.

Vale la pena di capire come si può affrontare e risolvere un problema di salute così impattante nella vita di chi ne soffre, senza dover necessariamente ricorrere a medicinali per tutta la vita, che possono solo peggiorare la situazione. Lo stomaco e tutto ciò che lo circonda, è un crocevia di trasformazioni, e non parliamo solo di cibo, ma anche di emozioni.

In questo caso ci occuperemo principalmente di quei disturbi che implicano la produzione di acido cloridico, presente nel succo gastrico, che risiede nel primo tratto digestivo e serve a scomporre il nutrimento. Esso viene secreto dalla mucosa dello stomaco, in misura di un litro / un litro e mezzo al giorno ed ha un Ph di circa 1,5/3.

Le problematiche che coinvolgono lo stomaco possono essere di diversa natura.

Si può trattare di:

  • semplice bruciore di stomaco
  • reflusso acido
  • una forma cronica di reflusso acido, chiamata MRGE (malattia da reflusso gastroesofageo).

CHE COS’È IL REFLUSSO ACIDO?

Il reflusso acido, percepito come bruciore di stomaco, è causato dai succhi digestivi acidi che risalgono dallo stomaco e si riversano nell’esofago. È correlato alla malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), la forma più grave di questi problemi.

Il reflusso acido provoca una sensazione di bruciore, quasi come se il petto o la gola fossero “in fiamme”.

La maggior parte delle persone ritiene che il consumo di cibi stimolano la produzione di acidi gastrici causino i sintomi del bruciore di stomaco e della MRGE. In realtà, sembra essere vero proprio il contrario.

La scarsa acidità di stomaco e la cattiva digestione sono più probabilmente i veri responsabili. Questi problemi non si risolvono da un giorno all’altro con cambiamenti nella dieta o altre modifiche, ma è possibile trovare un sollievo significativo abbastanza presto se ci si attiene a uno stile di vita più sano.

Alla radice del reflusso acido c’è la disfunzione dello sfintere esofageo inferiore, che dovrebbe chiudersi non appena passa il cibo. Tuttavia, se non si chiude completamente, l’acido può insinuarsi dal basso nel sistema digestivo e iniziare a causare una serie di problemi. Se non viene trattato adeguatamente, il reflusso acido a lungo termine può causare gravi danni.

Alleviare temporaneamente i sintomi del reflusso acido o della MRGE con i farmaci di solito non è una cura, è solo un modo per offrire un po’ di sollievo poiché i sintomi vengono soppressi a breve termine. Ironia della sorte, questi farmaci possono causare sintomi nuovi o peggiorati, a seconda di come il corpo reagisce ad essi.

Alcuni dei famigerati effetti collaterali associati al loro uso, sono mal di testa, crampi muscolari, battito cardiaco accelerato e altro disturbi digestivi.

Di seguito troverai informazioni relative ai rimedi naturali per la gestione dei sintomi del reflusso acido, fornendoti una comprensione generale di ciò che causa l’inizio di questo tipo di disfunzione digestiva e come può finalmente finire. Oltre a ridurre i sintomi del reflusso acido, gli stessi tipi di trattamenti possono anche essere utili per la gestione di problemi correlati, come i sintomi della MRGE.

SINTOMI DI REFLUSSO ACIDO

I sintomi più comuni di reflusso acido e MRGE includono:

  • Bruciore di stomaco
  • Sapore amaro in bocca periodicamente o durante il giorno
  • Svegliarsi nel cuore della notte con la sensazione di soffocare o tossire
  • Bocca asciutta
  • Alito cattivo
  • Irritazione delle gengive, inclusi dolore e sanguinamento
  • Gonfiore dopo i pasti
  • Nausea
  • Rigurgito
  • Eruttazione, gassosità, e flatulenza dopo i pasti
  • Singhiozzi difficili da fermare
  • Vomito sanguinante (possibile segno di danno nel rivestimento dell’esofago)
  • Feci scure
  • Difficoltà a deglutire (un possibile segno di restringimento dell’esofago)
  • Perdita di peso inaspettata
  • Aumento del disagio quando ci si piega o ci si sdraia
  • Raucedine al risveglio o durante il giorno
  • Irritazione cronica della gola, dolore e secchezza

COME SI SVILUPPA

Il reflusso acido è causato dall’acido che risale fino all’esofago, il tubo che collega la gola e lo stomaco. L’acido entra nell’esofago a causa di una valvola che non chiude, chiamata sfintere gastroesofageo e appartenente al cardias.

Ci sono una serie di motivi per cui ciò accade. La valvola esofagea che collega l’esofago e lo stomaco non è in grado di chiudersi correttamente e i succhi gastrici finiscono per “intrufolarsi nel condotto”. Quindi senza livelli adeguati di acido nello stomaco, la digestione viene alterata, causando spesso sintomi spiacevoli.

Sebbene l’intestino di ognuno sia diverso e tutti abbiamo diverse sensibilità alimentari e i fattori scatenanti del reflusso acido sono diversi, ci sono alcuni recidive che sembrano contribuire a molti casi di reflusso acido o MRGE.

Le cause e i fattori di rischio associati al reflusso acido e alla MRGE includono:

Infiammazione:

gli studi hanno scoperto che alti livelli di infiammazione sono collegati allo sviluppo di MRGE perché causano danni ai tessuti e disfunzioni nell’esofago. (1) L’infiammazione lasciata agire a lungo è anche un fattore nello sviluppo del cancro esofageo, una nota complicanza del reflusso acido. (2)

Ernia iatale:

le ernie iatali possono causare gli spiacevoli sintomi del reflusso acido. Il diaframma aiuta a separare lo stomaco dal torace. Un’ernia iatale si verifica quando la parte superiore dello stomaco sporge sopra il diaframma, permettendo all’acido di fuoriuscire. Queste ernie sono associate alla maggior parte dei casi di MRGE, ma non a tutti. (3)

Malassorbimento di carboidrati:

sempre più prove sembrano indicare il legame tra la cattiva digestione dei carboidrati e MRGE. Molte volte nelle cure nutrizionali per curare questo disturbo, si prendono di mira alcuni cibi trigger errati durante il trattamento nutrizionale della MRGE invece di dare maggiore attenzione all’eliminazione dei carboidrati in eccesso.

I meccanismi alla base sono alquanto complessi, ma per riassumere: la ricerca sembra riflettere che il reflusso acido e la MRGE sono probabilmente esacerbati da un’eccessiva pressione intra-addominale (gas nell’intestino). (4)

Molte fonti ritengono che questa pressione sia il risultato di una crescita eccessiva di batteri, come SIBO, e malassorbimento di carboidrati. La radice di questa pressione può in ultima analisi risalire alla bassa acidità di stomaco di coloro che soffrono di reflusso acido.

La teoria scientifica prevalente è che la MRGE sia causata da una disfunzione della valvola muscolare (sfintere) che separa l’estremità inferiore dell’esofago dallo stomaco. Si tratta della cosiddetta valvola esofagea inferiore, o LES.

La LES si apre normalmente per consentire il passaggio del cibo e dei liquidi deglutiti nello stomaco. Ad eccezione dell’eruttazione, questo è l’unico momento in cui la LES deve aprirsi.

Se la LES funziona correttamente, non importa quanto acido abbiamo nello stomaco. Non riuscirà a risalire nell’esofago. Ma se la LES non funziona correttamente, come nel caso della MRGE, l’acido dello stomaco risale nell’esofago e ne danneggia il delicato rivestimento.

Ecco il punto chiave. Non è importante la quantità di acido presente nello stomaco. Anche una piccola quantità può causare gravi danni. Perché, a differenza dello stomaco, il rivestimento dell’esofago non ha alcuna protezione contro l’acido.

Sistema digestivo sottosviluppato:

i bambini possono sviluppare reflusso acido o MRGE a causa di un sistema digestivo sottosviluppato. MRGE nei bambini di solito si autocorregge all’età di 1 anno.

Gravidanza:

quando una donna è incinta, il feto può esercitare una pressione extra sulla valvola esofagea, causando il rilascio di acido e sintomi di reflusso. Elevare la testa durante il sonno, sorseggiare tisane e fare pasti più piccoli può aiutare.

Obesità:

essere in sovrappeso o obesi può esercitare una pressione extra sulle valvole e sullo sfintere che consentono il rilascio di acido. In otto studi su nove inclusi in un’ampia revisione, con l’aumento del BMI (indice di massa corporea), aumentavano anche i sintomi della MRGE. La stessa revisione dello studio ha rilevato che l’obesità era correlata a livelli più elevati di altri disturbi correlati, tra cui esofagite erosiva, tumori esofagei e gastrici. (5)

Pasti abbondanti:

mangiare pasti abbondanti favorisce i sintomi, così come fare spuntini troppo vicino all’ora di coricarsi. Uno stomaco eccessivamente pieno esercita una pressione eccessiva sul diaframma, provocando il migrare degli acidi verso l’alto.

Masticare chewing gum:

Ti spiego il perché alla fine di questo articolo.

Fumare sigarette:

questo compromette i riflessi muscolari e aumenta la produzione di acido, e dovrebbe essere evitato per chi soffre di reflusso acido. La cessazione del fumo è associata a un significativo miglioramento dei sintomi di MRGE/reflusso acido. (6)

Invecchiamento:

a molti anziani manca la quantità appropriata di acido gastrico necessaria per digerire completamente il cibo, spesso considerato un effetto collaterale dell’assunzione regolare di antiacidi e/o della malnutrizione.

Ciò è vero soprattutto per quegli individui più anziani con infezioni da Helicobacter pylori, che alla fine portano a gastrite atrofica, un’infiammazione della mucosa gastrica all’interno dello stomaco (7).

Una complicazione del reflusso acido e della MRGE nelle persone anziane è che i loro sintomi si presentano in modo diverso rispetto ai giovani che soffrono degli stessi problemi. Il reflusso ripetuto negli anni alla fine porta all’incapacità di riconoscere la gravità dell’acido nell’esofago, motivo per cui alcune persone anziane non riconoscono i sintomi del reflusso acido, sebbene possano soffrire di gravi complicazioni come l’esofagite erosiva o l’esofago di Barrett.

Farmaci e integratori:

alcuni farmaci, tra cui sedativi e tranquillanti, ibuprofene, rilassanti muscolari, antibiotici, narcotici, progesterone e aspirina possono causare reflusso acido e MRGE. Gli integratori di ferro possono anche attivare i sintomi del reflusso. Leggi le etichette di avvertenza e discuti le alternative con il tuo terapeuta.

Esercizio eccessivo:

a causa del sovraccarico del sistema nervoso, il sovrallenamento e il riposo insufficiente possono causare reflusso acido esercitando una pressione extra sulla cavità addominale. Ciò include la corsa e altri esercizi aerobici ad alto impatto. (8)

Carenza di magnesio:

bassi livelli di magnesio possono portare a un funzionamento improprio dello sfintere gastroesofageo che impedisce la fuoriuscita dell’acido.

Tosse cronica:

esiste una forte correlazione tra tosse e reflusso acido. Sebbene questa relazione non sia causale (il che significa che i ricercatori non hanno definitivamente dimostrato che l’una causa l’altra), la tosse può essere un fattore nello sviluppo di MRGE o un sintomo del processo di fuoriuscita di acido nell’esofago.

CAUSE E FATTORI DI RISCHIO

Contrariamente alla credenza popolare (e a quanto dicono molte aziende farmaceutiche nelle loro pubblicità), come sopra scritto, non è detto che i sintomi del reflusso acido siano causati da troppo acido nello stomaco.

In effetti, può essere proprio la mancanza di acidi digestivi dovuta all’eccessivo consumo di alcuni alimenti a causare spesso i sintomi.

La maggior parte delle persone affette da reflusso acido o bruciore di stomaco, avverte:

  • Dolori al petto e sensazione di bruciore
  • Sapore amaro in bocca
  • difficoltà a dormire, compreso il risveglio con sensazione di soffocamento o tosse nel cuore della notte
  • secchezza della bocca
  • Irritazione delle gengive, compresa la sensazione di tenerezza e sanguinamento
  • Alito cattivo
  • Gas, eruttazione e gonfiore di stomaco dopo i pasti
  • A volte nausea e perdita di appetito
  • Una serie di altri sintomi a seconda della gravità dell’infiammazione o del danno all’esofago.

Come vedremo, i sintomi della MRGE sono simili a quelli del reflusso acido, anche se talvolta più gravi. Il motivo alla base dello sviluppo del reflusso acido e del bruciore di stomaco è la disfunzione dello sfintere esofageo inferiore (LES). Di solito il LES “tiene sotto controllo la situazione” impedendo all’acido di risalire attraverso l’esofago.

Mentre lo stomaco ha un rivestimento interno che lo protegge dalla sensazione di “bruciore” dovuta alla presenza di acido, l’esofago non ce l’ha. Non essendo protetto come lo stomaco, l’esofago può iniziare a erodersi e a sviluppare complicazioni nel tempo quando il reflusso acido non viene trattato. Di conseguenza, possono verificarsi cicatrici dei tessuti e, nei casi più gravi, persino la formazione di un cancro esofageo.

LA MRGE NELLO SPECIFICO

La MRGE è la forma cronica del reflusso acido. Viene diagnosticata quando il reflusso acido si verifica più di due volte alla settimana o provoca un’infiammazione cronica dell’esofago. Il danno a lungo termine dell’esofago può portare al cancro. Il dolore causato dalla MRGE può essere alleviato o meno con antiacidi o altri farmaci da banco.

I sintomi della MRGE sono così catalogati:
  • alito cattivo
  • danni allo smalto dei denti dovuti all’eccesso di acido
  • bruciore di stomaco
  • sensazione di risalita del contenuto dello stomaco verso la gola o la bocca, o rigurgito
  • dolore al petto
  • Sintomo che può presentarsi in vari modi; spesso viene avvertito come un diffuso senso di oppressione dietro lo sterno, altre volte come una fitta lancinante che dura un attimo Leggi
  • tosse secca persistente
  • asma
  • Sindrome caratterizzata da difficoltà respiratoria, dovuta a contrazione spastica della muscolatura bronchiale
  • problemi di deglutizione

Perché così tanti soffrono di questi sintomi spesso persistenti di indigestione? Come imparerai, ci sono molte cause comuni di MRGE e reflusso acido, tra cui la presenza di ernie iatali, alimentazione malsana, fumo e abuso di alcol, e uno squilibrio dell’acidità di stomaco causato da comportamenti errati.

LE MODIFICHE NECESSARIE PER UNA RISOLUZIONE

Se si avvertono i sintomi del reflusso acido – come dolori al petto, sensazione di bruciore che può aumentare di notte e disturbare il sonno e difficoltà a mangiare molti cibi – e si vuole trovare un po’ di sollievo, bisogna migliorare la propria dieta e apportare le necessarie modifiche allo stile di vita. Questi cambiamenti includono anche un’attenzione alla qualità del sonno e alla gestione dello stress.

Inoltre, si possono prendere in considerazione azioni che favoriscono un miglioramento come l’aggiunta di integratori che combattono il reflusso, l’esercizio fisico moderato, l’eliminazione della caffeina e dell’alcol e, possibilmente, la perdita di peso.

Poiché siamo tutti diversi, è essenziale trovare la combinazione di protocolli migliore per ognuno. Sicuramente bisognerà concentrarsi sulla dieta, ma anche non dimenticare quanto è importante modificare lo stile di vita. Per esempio, si possono attivare metodiche naturali per ridurre lo stress e non causare nervosismo, in modo da abbassare l’acidosi organica che favorisce i disturbi gastrici. La respirazione, l’agopuntura, lo yoga, l’esercizio fisico, sono terapie alternative che funzionano molto in questi casi.

LE CAUSE PIÙ COMUNI

Sebbene le persone sviluppino questi disturbi digestivi per motivi diversi, le cause del reflusso acido che contribuiscono a provocare sintomi dolorosi per molte persone includono:

  • Mangiare i cibi troppo velocemente, senza masticarli correttamente e senza prendersi il tempo necessario per digerirli. In effetti, nella nostra società frenetica, si ritiene che questa sia una delle cause più comuni di reflusso acido/bruciore di stomaco occasionale.
  • Sovralimentazione, che affatica l’apparato digerente e aumenta la pressione sullo stomaco.
  • Mangiare più pasti abbondanti al giorno, anche ravvicinati.
  • Obesità e sovrappeso
  • Età avanzata, che influisce sulla produzione di acido
  • Storia di ernie iatali
  • Gravidanza
  • Consumo di determinati alimenti che tendono ad aggravare l’apparato digerente, tra cui cibi elaborati, snack zuccherati, oli raffinati, cibi fritti, formaggi industriali e carni lavorate
  • Assunzione di alcuni farmaci prescritti, tra cui antibiotici ripetuti o farmaci per trattare l’ipertensione, l’asma, l’artrite, i problemi cardiaci e l’osteoporosi
  • Elevate quantità di stress cronico
  • Carenze di alcuni nutrienti
  • Fumo, alcol e uso elevato di caffeina

I PROBLEMI DEI TRATTAMENTI CONVENZIONALI

Il reflusso acido, il bruciore di stomaco e la MRGE vengono solitamente trattati con farmaci da prescrizione o da banco per ridurre il dolore. A volte vengono utilizzati quando i sintomi iniziano già a manifestarsi, mentre in altri casi vengono assunti quotidianamente per prevenirli.

I tre principali tipi di farmaci per il trattamento dei sintomi del reflusso acido o della MRGE sono:

  • gli antiacidi, farmaci da banco che contrastano l’acidità dello stomaco
  • gli antagonisti dei recettori dell’istamina di tipo 2 (H2RA) che agiscono bloccando la produzione di acido cloridrico indotta dall’istamina (gastroprotettori)
  • gli inibitori della pompa protonica (IPP).

In realtà, è stato riscontrato che i farmaci per il reflusso acido/MRGE contribuiscono a sintomi quali cattiva digestione, IBS, depressione, anemia e affaticamento. L’uso a lungo termine di farmaci per la soppressione dell’acido gastrico, come gli IPP o gli antiacidi, è persino associato a un aumento del rischio di infezioni da Clostridium difficile.

Conseguentemente, i problemi gravi che si possono sviluppare includono diarrea, intestino infiammato e ulcere sanguinanti.

DIETA PER IL REFLUSSO ACIDO

Praticamente tutte le ricerche condotte sulla MRGE e sul reflusso acido indicano come fattore scatenante una dieta povera di nutrienti, raffinata e piena di alimenti trasformati. La combinazione letale è mangiare in eccesso cibi elaborati e, nel frattempo, trascurare le pratiche di alimentazione consapevole.

Anche se l’intestino di ognuno di noi è diverso e tutti reagiamo ai vari alimenti in modo unico, ci sono sensibilità alimentari comuni che sembrano scatenare il reflusso acido in molte persone. La prima cosa di cui assicurarsi, è eliminare prima di tutto questi alimenti “recidivi” dalla dieta.

Per una buona salute dell’apparato digerente e per alleviare il dolore, è importante scegliere il più spesso possibile alimenti biologici, locali e privi di OGM. Anche il corretto apporto di fibre, il supporto dei batteri sani con alimenti che favoriscano il benessere dei probiotici, la riduzione dei cereali e il consumo di proteine di alta qualità contribuiscono a proteggere l’apparato digerente.

Inoltre, queste modifiche alla dieta riducono i fattori di rischio come l’infiammazione, l’obesità e le complicazioni legate a gravi malattie croniche.

COSA PREFERIRE

Ecco gli alimenti della dieta per il reflusso acido che possono aiutare a migliorare il reflusso acido e a trattare la MRGE:

Brodo di ossa ottenuto da carne di manzo nutrita con erba, cotta lentamente per estrarre i composti essenziali, tra cui collagene, glutammina, prolina e glicina.

Verdure fermentate, tra cui kimchi e crauti.

Kombucha, ricco di batteri sani e probiotici.

Il Kefir e lo yogurt naturale aiutano a bilanciare i batteri sani nello stomaco, favorendo la digestione e calmando il tratto digestivo. Meglio scegliere prodotti con fermenti lattici vivi e attivi, fermentati per almeno 24 ore.

L’aceto di sidro di mele aiuta a bilanciare i succhi gastrici e a ridurre i sintomi del reflusso acido. Mescolare un cucchiaio di aceto di sidro di mele crudo con un bicchiere d’acqua tiepida e bere 15 minuti prima di mangiare.

L’acqua di cocco è ricca di potassio e di elettroliti che aiutano a mantenere l’organismo idratato. Sorseggiare l’acqua di cocco durante la giornata può tenere a bada il reflusso acido. L’acqua di cocco può anche essere trasformata in kefir, che aggiunge ulteriori probiotici salutari nello stomaco, di cui i soggetti affetti da reflusso acido hanno disperatamente bisogno.

L’olio di cocco è un’ottima fonte di grassi sani, che sono anche antinfiammatori. Cercare di consumare un cucchiaio di olio di cocco al giorno. L’acido laurico e altri composti naturali aiutano a combattere l’infiammazione, a rafforzare l’immunità e a eliminare la candida.

Uova e carne grass fed

Tonno e salmone selvatici

Grassi sani, tra cui olio extravergine di oliva, olio di cocco e ghee

Formaggi da latte crudo e fermentati o a ridotto contenuto di lattosio, come Parmigiano e quark

Verdure a foglia verde

Molti di questi alimenti sono inclusi nella dieta DCS o dieta GAPS un piano alimentare che consiglio alle persone con problemi digestivi e che si concentra sugli alimenti integri, freschi e naturali. La dieta DCS/GAPS può essere utile per trattare condizioni come la sindrome dell’intestino irritabile, l’ADHD e molte altre condizioni oltre al reflusso acido.

Infatti, è un tipo di dieta che prevede verdure fresche e biologiche, pollo ruspante, carne di manzo nutrita con erba e brodo di ossa. A questi si può aggiungere erbe o piante salutari, come l’aloe vera, il prezzemolo, lo zenzero, l’anice e il finocchio, che possono lenire il tratto digestivo.

CIBI DA EVITARE

Alcuni alimenti sono noti per causare i sintomi del reflusso acido più di altri. Questi alimenti, che si dice “alimentino le fiamme” del reflusso acido, includono cibi da fast food, cibi imbustati pronti, formaggi fusi, carni conservate industriali, cioccolato, alcol e caffeina.

Ecco gli alimenti da evitare in una dieta per il reflusso acido che di solito peggiorano i sintomi del reflusso:

Alcolici. L’alcol purtroppo è un killer degli enzimi digestivi presenti nello stomaco e altera l’acidità della mucosa gastrica.

Se si desidera consumare ogni tanto dell’alcol, bisogna farlo davvero con moderazione.

Consumare piccole quantità alla volta, e mai a stomaco vuoto, per verificare la reazione. Inoltre, è utile evitare l’alcol vicino all’ora di andare a letto o quando si mangiano altri alimenti che possono scatenare i sintomi.

Caffeina. Bevande come caffè, tè e bevande energetiche possono irritare l’esofago infiammato e alterare il funzionamento dello sfintere.

Bevande gassate. Sono bevande gassate: bibite, alcolici, bevande energetiche, persino acqua di seltz o frizzante, ecc. Causano eruttazioni, non fanno digerire come si crede, al contrario, alterano l’acidità dello stomaco, lo gonfiano e diluiscono gli enzimi digestivi. La presenza di zuccheri in queste bevande peggiora molto la situazione.

Zucchero e dolcificanti artificiali. Entrambi sono causa di infiammazione in molti casi e possono portare a mangiare troppo, a mangiare velocemente e ad aumentare di peso. Alterano il Ph dello stomaco e contribuiscono al proliferare di batteri patogeni nel tratto digerente. Sono corresponsabili dell’incapacità di chiudersi da parte dello sfintere gastrico.

Cereali raffinati. Abbassano in maniera pronunciata il Ph dello stomaco, fermentano e impediscono allo sfintere di chiudersi correttamente.

Cibi fritti. I cibi grassi tendono a rimanere a lungo nello stomaco e sono difficili da digerire correttamente. Di conseguenza, possono innescare un eccesso di produzione di acidi.

Oli vegetali di semi. Gli oli trasformati di semi, sono presenti in molti snack confezionati che possono scatenare l’infiammazione.

Alimenti trasformati a base di sale raffinato, oli di semi, mais e patate. Si tratta di patatine, cracker, palline al formaggio, cereali, ecc. Un’altissima percentuale di prodotti confezionati è fatta con qualche tipo di ingrediente a base di mais; quindi, leggere le etichette degli ingredienti ed evitarli se possibile.

Cioccolato. Molte persone hanno dei benefici immediati eliminando il cacao/cioccolato dalla propria dieta. Considerando che molti prodotti a base di cioccolato contengono grassi trasformati, caffeina e zucchero (un “triplo colpo”), è uno dei peggiori colpevoli.

Latticini. Bisogna fare delle specifiche. Noi qui stiamo parlando di latticini e formaggi industriali, anche di quelli senza lattosio (che vengono delattosizzati con l’uso di solventi).

Un conto è consumare ogni tanto formaggi da latte crudo, formaggi fermentati, poveri di lattosio e naturali, un altro è consumare prodotti lattiero-caseari industriali che possono innescare il rilascio di ulteriori acidi dallo stomaco.

Cibi piccanti. Spezie come cayenna, peperoncino, cannella o pepe sono tipi di ingredienti che possono essere generalmente molto salutari. Tuttavia, è noto che i cibi piccanti peggiorano la sensazione di bruciore associata al reflusso acido in alcune persone. Poiché le spezie hanno effetti diversi su ognuno di noi, verificare i sintomi per capire come ci si sente quando le si consuma. Se i sintomi peggiorano, è meglio optare per aromi più blandi e meno speziati.

Pomodori, prodotti a base di pomodoro e cipolle. Questi ortaggi possono scatenare i sintomi in alcune persone, soprattutto se consumati in grandi quantità (ad esempio, molta salsa di pomodoro).

Agrumi e succhi di frutta. Gli agrumi hanno un alto contenuto di acidi e peggiorano i sintomi.

Menta e menta piperita. I prodotti a base di menta sembrano peggiorare i sintomi perché abbassano la pressione nello sfintere esofageo, permettendo all’acido di salire.

RIMEDI NATURALI

Oltre a seguire una dieta sana per il reflusso acido, composta da alimenti che aiutano a calmare i sintomi del reflusso acido e del MRGE, è importante aggiungere alla propria dieta degli integratori naturali.

Enzimi digestivi. Una o due capsule di un enzima digestivo completo di alta qualità all’inizio di ogni pasto. Questi enzimi aiutano a digerire completamente gli alimenti e ad assorbire correttamente i nutrienti.

Probiotici. L’aggiunta di batteri sani da probiotici di alta qualità aiuta a bilanciare il tratto digestivo e a eliminare i batteri cattivi che possono causare indigestione, perdite intestinali e cattivo assorbimento dei nutrienti.

HCL con pepsina. Assumere una pillola da 650 milligrammi prima di ogni pasto. Aggiungete altre pillole, se necessario, per tenere a bada i sintomi di disagio.

Camomilla, melissa e malva. La tisana di una o più di queste erbe aiuta a ridurre l’infiammazione del tratto digestivo, favorendone un sano funzionamento.

Tè allo zenzero. Far bollire un pezzo di zenzero fresco in un pentolino d’acqua per 10 minuti. A questa si può aggiungere una goccia di olio essenziale di limone per uso interno.

Sorseggiare dopo i pasti o prima di andare a letto. Lo zenzero è utilizzato in tutto il mondo per favorire la digestione. Se non si ha a portata di mano lo zenzero fresco, si può utilizzare secco, oppure un integratore di zenzero di alta qualità in capsule, assunto all’inizio dei sintomi, può aiutare a calmare i sintomi.

Papaya. La papaina, un enzima presente nella papaia, favorisce la digestione scomponendo le proteine.

Integratore di magnesio. Assumere 400 milligrammi di un integratore di magnesio di alta qualità due volte al giorno.

CAMBIARE IL MODO DI MANGIARE E MASTICARE

Non mangiare troppo. Mangiare pasti più piccoli per consentire agli alimenti di essere digeriti correttamente. I pasti abbondanti e la sovralimentazione esercitano una pressione supplementare sullo sfintere, che a sua volta può provocare il rigurgito di acido e di alimenti non digeriti.

Non consumare cibo tre ore prima di andare a letto. Lasciare che lo stomaco digerisca gli alimenti dell’ultimo pasto e sorseggiare una tisana per calmare i disturbi digestivi.

Masticare bene gli alimenti. La maggior parte delle persone oggi non mastica abbastanza il cibo. Ricordate che la digestione inizia in bocca! Più si scompongono gli alimenti prima di deglutirli, più facile sarà per lo stomaco digerirli.

Indossare abiti comodi dopo aver mangiato. Evitare gli indumenti aderenti e le cinture, soprattutto durante i pasti. Questi possono peggiorare i sintomi, la pressione e il dolore.

MASTICARE CHEWINGUM? SMETTI DI FARLO

Masticare a vuoto è già di per sè un atto contro natura, masticare una gomma densa di zuccheri e di plastica lo è ancora di più.

Il chewing gum spinge lo stomaco a produrre un eccesso di acido cloridico.

Infatti il fatto di masticare dà l’input al cervello di “avvisare” lo stomaco che sta arrivando del cibo, e quindi attivare la produzione degli acidi per la digestione.

Tutte le volte che si mastica una gomma, il cervello è indotto a pensare che si tratti di cibo, quindi invia dei segnali allo stomaco, al pancreas e agli altri organi coinvolti nella digestione affinché si preparino ad ingerire il cibo. Le ghiandole salivari e il pancreas inizieranno a produrre gli enzimi che servono per digerire il cibo e assorbire le sostanze nutrienti.

Non è raro, infatti, che dopo aver masticato una gomma a stomaco vuoto, venga bruciore di stomaco. Gli acidi digestivi sono molto aggressivi per le pareti dello stomaco che ne produce tanti quanti dura l’input della masticazione..

E pensare che si mastica di più un chewing gum (20 minuti? Mezz’ora?) che un pasto intero!

Immaginiamo la quantità di acido prodotto, che attacca le mucose delle pareti vuote dello stomaco ed ecco servito su un piatto d’argento un bel bruciore di stomaco.

ALTRI SUGGERIMENTI E CAMBIAMENTI NELLO STILE DI VITA

Il trattamento del reflusso acido e della MRGE richiede un approccio su più fronti. I cambiamenti nello stile di vita, come una dieta sana per il reflusso acido, l’evitamento dei cibi scatenanti e l’assunzione degli integratori giusti, possono essere di grande aiuto.

Inoltre, un’alta percentuale di persone che ne soffrono trova sollievo apportando altre modifiche a come e quando mangiano, oltre che a come riposano e muovono il corpo.

Ecco alcuni consigli che possono ridurre l’insorgenza dei sintomi del reflusso acido diminuendo i fattori scatenanti più comuni:

Dormire sul fianco e alzare la testa. Cercare di sollevare la testata del letto di quattro o sei centimetri, in quanto la posizione completamente distesa a letto potrebbe peggiorare i sintomi. Per sollevare il letto si può utilizzare una rete in doghe pieghevole, non solo dei cuscini che possono causare problemi al collo.

In effetti, sollevare la testa durante la notte può aiutare a trattenere l’acido nello stomaco e ad alleviare i sintomi del reflusso acido e della MRGE.

Gestire lo stress. Lo stress peggiora i sintomi del reflusso acido aumentando la produzione di acido nello stomaco. È importante iniziare a incorporare tecniche di rilassamento nella propria routine quotidiana. Ad esempio, provate lo yoga, la meditazione, l’arteterapia o qualsiasi altra cosa vi aiuti a gestire efficacemente lo stress.

Agopuntura e digitopressione. Alcuni punti riflessi alla base della gabbia toracica sono associati alla digestione e possono aiutare ad alleviare i sintomi.

Non affidarsi ai farmaci. Come già detto, i farmaci da prescrizione trattano i sintomi solo temporaneamente e possono causare gravi problemi se assunti a lungo termine. Per ottenere un sollievo a lungo termine, è necessario modificare la dieta e lo stile di vita.

Esercizio fisico. L’esercizio fisico deve essere moderato, non intenso, poiché gli studi dimostrano che l’esercizio fisico rigoroso e la corsa possono agitare il tratto digestivo e causare il reflusso acido. Meglio fare sport e movimento all’inizio della giornata.

Smettere di fumare. Se si fuma, occorre smettere il prima possibile. Il fumo può rilassare lo sfintere e far salire l’acido. Anche il fumo passivo può peggiorare i sintomi.

PRECAUZIONI

Il fatto che il reflusso acido sia comune non significa che sia “normale”. Se i sintomi del reflusso acido interferiscono con lo stile di vita o con le attività quotidiane, influiscono sull’appetito o sull’assunzione di sostanze nutritive e/o durano per più di due settimane, è opportuno consultare un medico.

CONCLUSIONE

Il reflusso acido è causato dalla risalita dei succhi gastrici nell’esofago. I sintomi del reflusso acido comprendono solitamente dolori al petto, bruciore di stomaco, cattivo sapore in bocca, gonfiore, gas e difficoltà a digerire e deglutire correttamente.

Le cause più comuni del reflusso acido e del MRGE sono una dieta scorretta, un’alimentazione eccessiva e veloce, la gravidanza, una storia di ernia iatale, l’obesità, l’età avanzata e uno squilibrio dei succhi gastrici.

Uno dei modi migliori per trattare la MRGE è seguire una dieta per il reflusso acido. Ciò include il consumo di alimenti sani e l’eliminazione di alimenti problematici, come quelli molto elaborati e raffinati, fermentativi e ad alto contenuto di acido.

Oltre a seguire una dieta per il reflusso acido, i migliori rimedi naturali fanno parte di un’azione olistica a 360° e sono il raggiungimento di un peso più sano, l’assunzione di integratori utili e il consumo di pasti più piccoli ed equilibrati, oltre ad altri cambiamenti fondamentali nello stile di vita.

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Maria Teresa Ficchì

Naturopata, nutrizionista & Health Coach, fondatrice di Chetogenica Bioenergetica. Amo prendermi cura degli altri e aiutarli a stare bene con i metodi naturali, portandoli alla versione migliore di se stessi.
 

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