Sostenere l’energia di Polmone e Intestino Crasso in autunno

autunno

Nella medicina orientale, l’energia cosmica è suddivisa in 5 elementi (acqua, legno, fuoco, terra e metallo), si applica a ciascun aspetto della vita, ed è in continua trasformazione. 

Essa pervade e domina tutto ciò che esiste in natura sempre mantenendo inalterato lo stesso processo ciclico.

Questa energia governa anche il ciclo delle stagioni e ogni elemento energetico, corrisponde a un diverso momento dei cicli stagionali.

DOPO L’ESTATE, L’AUTUNNO

Ad esempio, dopo il fuoco dell’estate, periodo di massima espansione verso il mondo, arriva l’autunno. Tra questi due periodi c’è una “stagione di mezzo”, di circa dieci giorni, che separa l’eccesso di fuoco estivo, dal nuovo elemento autunnale: il metallo.

Trascorsa l’estate quindi, ci ritroviamo a dover eliminare eccessi di calore estivo e contemporaneamente essere pronti a scaldare il nostro corpo, per affrontare bene le temperature più basse, tipiche dell’autunno.

Siamo alla fine della fase dell’elemento terra e in procinto dell’ingresso dell’elemento metallo.

Già da settembre infatti, si può percepire un cambio di energia nell’aria e nella natura, così come in noi stessi.

E’ in questo momento che inizia un cammino verso la nostra interiorità, la riflessione, si vive di più negli spazi interni, le ore di luce diminuiscono, gli animali si preparano per il letargo, le foglie cadono dagli alberi. E anche noi in autunno siamo più “spogli”, ricettivi e aperti al processo alchemico di trasformazione, liberazione e aspirazione verso la nostra vera essenza.

L’autunno diviene un tempo per l’ascolto delle energie interiori e per riportare nel nostro centro le nostre intenzioni, i nostri sogni, i progetti.. Inizia la discesa in profondità, che prepara l’energia successiva che dovrà arrivare: quella dell’acqua, che governa l’inverno, e sovrintende i reni e la vescica; il ventre materno, chee preparerà il terreno alla nascita, alla germogliatura del seme, che avverrà in primavera, con l’energia legno.

L’AUTUNNO E I SUOI ORGANI

L’autunno, in Medicina Tradizionale Cinese (MTC), è legato all’elemento Metallo, il sapore è il piccante, gli organi associati sono il polmone e l’intestino crasso.

Il polmone è l’organo chiave dell’autunno, la respirazione è alla base di tutte le funzioni vitali, con il respiro assorbiamo l’ossigeno, le energie, le emozioni, ed eliminiamo le scorie, le emozioni negative e la tensione.

Le funzioni dell’intestino crasso per alcuni aspetti sono simili a quelle del polmone: deve assorbire le sostanze utili al nostro corpo ed espellere quelle inutili o dannose, mantenendo un buon equilibrio tra il trattenere e il lasciar andare (fisicamente ed anche emotivamente). 

CARATTERISTICHE DELL’ELEMENTO METALLO

Il metallo ha il processo alchemico più elaborato rispetto agli altri elementi: si trasforma, si estende, si contrae, ricerca la forma, la perfezione.

Per comprendere l’elemento Metallo in MTC possiamo addentrarci nel mondo dell’analogia, osservando le azioni dell’aprirsi e ampliarsi, di espansione e contrazione. L’ideogramma Metallo rappresenta un tetto che protegge un sottosuolo ricco di metalli di cui è pregna terra. La protezione, la conservazione delle ricchezze interiori, che si modellano e si trasformano in base ad un lavoro interiore molto intenso, che in autunno vede la sua forma più attiva.

Per capire meglio, bisogna sapere che alla loggia Metallo si attribuisce la ricchezza di valori personali come integrità, fermezza e capacità di giudizio. Il Metallo è fermo e solido, ma al contempo malleabile: quando la temperatura si abbassa e le sostanze si condensano, il metallo prende la sua forma; si parla quindi di tendenza a condensare e interiorizzare. 

L’elemento Metallo è posto in relazione con l’Ovest, il sole al tramonto, la sera, l’appassimento e il declino. L’autunno è la fase di raccolta e di decelerazione delle energie. Nell’uomo l’autunno corrisponde alla vecchiaia, il momento della vita in cui raccogliere i frutti delle proprie azioni, della propria condotta, in cui si guarda alle cose con distacco e giusta durezza, con accresciuta capacità di introspezione e in cui il giudizio è ben ponderato e obiettivo. L’energia di questo periodo è secca, asciuga i liquidi, crepa la terra, prosciuga i corsi d’acqua, avvizzisce la pelle per disidratazione; con essa compaiono tosse e gola secca.

GLI ORGANI METALLO: POLMONI E INTESTINO CRASSO

L’organo corrispondente alla loggia Metallo è il Polmone e il viscere associato, è l’Intestino crasso. In comune hanno caratteristiche di raccolta, condensazione e gestione dei liquidi e delle impurità, regolando umidificazione e secchezza nel corpo. 

I polmoni e l’intestino crasso sono gli organi governano le azioni del: ricevere, accettare o lasciar andare – di inspirazione ed espirazione. 

I polmoni sono il collegamento tra il cielo e la terra: raccolgono “il soffio”,  il Qi (energia) dal cielo, e la distribuiscono in tutto il corpo. Il polmone, quindi, genera energia e la distribuisce a tutto l’organismo, eliminando tutte le impurità dall’esterno. 

L’intestino crasso è il viscere associato all’organo polmone: ci aiuta a depurarci, pulirci dalle scorie. Grazie ad esso noi possiamo rilasciare fisicamente ed emozionalmente tutto ciò che è stato, le tossine, le emozioni da trasformare, le impurità, le resistenze interne. 

L’organo di senso è il naso e il senso è l’olfatto, la secrezione è il muco nasale, che garantisce la protezione delle mucose e dei bronchi e che in eccesso ostruisce l’armonico circolare dell’energia. 

I tessuti associati al Polmone sono pelle e peli: è l’energia del Polmone a regolare apertura e chiusura dei pori e lucentezza dei peli. La pelle è considerata “il terzo polmone”, che riflette all’esterno l’attività del polmone e dell’intestino crasso. 

Il colore corrispondente è il bianco.  L’orario di massima attività energetica dei due organi è: 

  • dalle 3 alle 5 per il polmone
  • Dalle 5 alle 7 per l’intestino crasso.

Le qualità emozionali fisiologiche collegate all’elemento metallo sono la riflessività, la capacità di interiorizzare, il coraggio, la forza, il perdono e la purezza. La sua espressione patologica è la tristezza, la malinconia, la depressione, il rancore, il pianto con i singhiozzi.

La tristezza influenza la salute e la forza dei polmoni e, di contro, un raffreddore, o l’eccesso di cibo, di alcool o fumo, possono generare stati d’animo malinconici. 

A livello intestinale, queste emozioni si esprimono con la difficoltà a lasciar andare emozionalmente, e questo può renderci pesanti, costipati e avere problemi di stitichezza. 

L’ALIMENTAZIONE PER SOSTENERE IL POLMONE

Usciti dall’estate, in autunno abbiamo si verifica il problema di condensazione delle sostanze in catarri a causa degli alimenti assunti durante l’estate. 

A questo punto bisogna fare scelte sagge, evitando l’eccesso di alimenti molto umidificanti come latticini, farine bianche e dolci tradizionali.

In autunno dobbiamo supportare il polmone, liberarci dal vento e sostenere il sistema digerente, in particolare il sistema Stomaco/Milza, che rappresentano la terra in cui il metallo cresce.

Proprio in autunno molte persone accusano infatti disturbi della digestione.

Possiamo introdurre nella nostra dieta dei cibi depurativi; in generale le verdure e i frutti di stagione e i cibi piccanti e i sapori pungenti che sono associati a quest’ energia. 

Per evitare la secchezza di Polmone ed umidificare il Polmone e l’Intestino, sarà utile l’uso di semi oleosi precedentemente ammollati, e di miele, e sostituire le farine con i cereali in chicchi, tra i quali il miglio, che contrasta l’umidità. 

Nella dieta si possono introdurre i risi integrale, rosso e nero, cipolla, porro, verza, cavoli, tè verde. Piccole quantità di avena e pochi semi oleosi.

Fanno molto bene anche cibi che nutrono la nostra flora intestinale come le verdure fermentate, il miso, l’umeboshi o i crauti.

Perché la struttura del Polmone sia in buona salute è necessario cercare di mantenere un equilibrio stabile per tutto il periodo.

Bisogna evitare sia secchezza in eccesso sia eccessiva umidità, riducendo la presenza di catarri e sostenendo la sua energia.

Per contrastare un’eccessiva secchezza, bisogna evitare il surriscaldamento dovuto all’infiammazione (causato da fritti, alcolici, cibi secchi, spezie troppo abbondanti, caffè in eccesso, alcol). 

Occorre stare lontani dai latticini, i dolci, il caffè, le fritture, gli alcolici e tutti i cibi che tendono a creare muco, in modo di non intasare il nostro corpo, così come i cibi troppo “secchi e ruvidi” che tendono a creare secchezza nell’organismo favorendo asma o dermatiti.

LE SPEZIE E GLI ALIMENTI

Utile, in piccole quantità, il sapore piccante che mobilizza i liquidi e ne previene il ristagno e la condensazione in catarri: esso è presente nelle spezie e nelle erbe aromatiche, nel rafano, nella senape, nelle agliacee come cipolla e porro, nel cavolo, verza, cavolfiore, sedano rapa, cime di rapa.

Il piccante è proprio il sapore associato al Metallo, per la sua capacità di mobilizzare i liquidi prevenendone il ristagno. Inoltre, nelle prime fasi di aggressione esterna da patogeni, quando cioè arrivano i primi brividi, si ricorre proprio a rimedi dal sapore piccante e dall’effetto diaforetico.

Utilizzando quindi erbe e spezie piccanti, si può ottenere un effetto riscaldante, e di “movimentazione” dell’energia.

Questo potere è in particolare associato ad alcune spezie come chiodi di garofano, zenzero, cannella. Il cumino e lo zenzero sono adatti per supportare e sostenere l’attività del fegato.

Esse inoltre sono regolatrici di altre funzioni, come l’appetito (cardamomo), migliorano la digestione (curcuma, coriandolo, zenzero, pepe nero), evitano le fermentazioni intestinali e disperdono i gas (il cardamomo risolve i problemi di digestione e colon irritabile), eliminano i parassiti (coriandolo), curano efficacemente le malattie delle alte e delle basse vie respiratorie (cardamomo, pepe nero, zenzero).

Lo zenzero e la curcuma, hanno una spiccata azione antinfiammatoria, un potere rinforzante e riscaldante per l’organismo, e ne aumentano l’energia. 

I SAPORI

Per facilitare l’energia discendente del Polmone viene in nostro aiuto il sapore acido/aspro di alcuni frutti (ribes nero e rosso, more di gelso e di rovo, lamponi, melagrana) e tutti quegli alimenti che hanno questa specifica azione di dirigere il qi verso il basso (mandorla, the verde, amaranto, miglio, aceto di mele, miso, olio d’oliva, fagioli azuki…).

Il sapore che fa maggiormente bene all’elemento metallo è quello pungente, rappresentato, ad esempio, da zenzero o rucola.

E’ un piccante-pungente equilibrato come sapore, che aiuta a stimolare il corpo per eliminare le tossine e al tempo stesso a remineralizzarsi.

Questo sapore piccante naturale, lo ritroviamo anche nelle radici, come le rape, il daikon o i ravanelli, la curcuma e lo zenzero fresco.

Una caratteristica che ritroviamo anche nel crescione e nelle foglie di carota.

Il sapore piccante “muove il sangue” e il qi, l’energia che abita il nostro corpo, ed è utile a disperdere le mucosità e i catarri nel polmone. 

Però bisogna prestare alcuni piccoli accorgimenti: 

Quando il sapore piccante è in eccesso, contrasta questo lavoro importante; peperoncino e pepe, hanno un sapore molto forte, quindi vanno usati con parsimonia, e sono da evitare completamente in caso di magrezza, stati di nervosismo o debolezza.

In particolare, il peperoncino non è indicato in questo periodo perché disperde in alto e all’esterno il calore o energia del qi. Per questo motivo sono molto più indicate le spezie dalla blanda azione piccante, come quelle sopra elencate.

PRODOTTI E COTTURE

Adottare il principio di scelta dei prodotti locali e di stagione, è sempre una norma imprescindibile.

Se possibile scegliere prodotti derivanti da agricoltura biologica, o da contadini di nostra conoscenza che coltivino senza l’uso di pesticidi. 

In questo modo preserviamo il più possibile la carica vitale degli alimenti traendone il massimo beneficio. 

Questa è la stagione di broccoli, cavoli, verze, cavolfiori, radicchio, carote, finocchi, porri, barbabietole, sedano rapa, topinambur, bietole, zucche, funghi, cachi, pere, mele, uva, fichi, prugne, melograno.

Nella sua infinita saggezza la natura in questa stagione produce verdure e ortaggi che non hanno le proprietà rinfrescanti di quelli estivi (come per esempio l’insalata, che quindi adesso non andrebbe mangiata) e che richiedono una cottura. Proprio perché il messaggio che l’alimento deve dare al corpo adesso è: “riscaldati, perché fuori fa freddo“, e non il contrario.

Mai come da ora in poi, sarà utile prestare attenzione alle leggi che governano la digestione come la legge del calore.

Per agevolare il riscaldamento del corpo, infatti, in autunno è opportuno utilizzare cottura al vapore, leggera bollitura o stufatura, per la preparazione dei cibi.

Come detto, vanno limitati o eliminati gli alimenti troppo umidificanti, che MTC contribuiscono ad aumentare la produzione di muco. 

Ciò significa eliminare il più possibile fritti o preparazioni unte e grasse, prodotti da forno dolci e salati, zuccheri, farine raffinate, succhi di frutta industriali, latticini e derivati.

Bandire dalla dieta alimenti crudi e raffreddanti, come insalate, pomodori, cetrioli, frutta estiva, preserverà il corpo dall’accumulo di catarri e dall’insorgenza dell’infiammazione.

COSA MANGIARE IN AUTUNNO

In questo periodo, possiamo incrementare il consumo di alimenti che ci aiutano a “riscaldare” la nostra energia e a drenare l’umidità eventualmente accumulata nel Polmone (rappresentata dai catarri).

Questo è possibile introducendo nelle nostre pietanze porro, aglio, cipolla, zenzero, e favorendo pasti cotti, soprattutto la sera.

Introduciamo nelle nostre pietanze le spezie e gli aromi che scaldano l’energia.

Abbiamo già detto che il sapore che stimola i polmoni è leggermente piccante. 

E’ buona abitudine, quindi, aggiungere sempre un pizzico erbe e spezie, anche in base alle varie fasi stagionali.

Ad esempio, basilico, origano capperi e coriandolo sono molto indicati nella prima fase dell’autunno.

Mentre in autunno inoltrato, quando inizia a fare più freddo, possiamo abbondare con cardamomo, cannella, erba cipollina, chiodi di garofano, finocchio, zenzero, origano, noce moscata, rosmarino.

LE ZUPPE

In autunno dobbiamo ridurre le insalate ed aumentare il consumo di zuppe di verdure.

Per disperdere l’eccessiva umidità vanno benissimo le minestre o zuppe calde della sera, anche in abbinamento a cereali in chicchi, sempre conditi con una sufficiente quota di grassi sani. 

Le zuppe sono facili da digerire, quindi ottime per lo stomaco e con il loro contenuto di acqua nutrono in profondità e prevengono la secchezza tipica dell’autunno.

Se si presentano problemi di reflusso, basta addensare le zuppe o ridurre il contenuto di acqua.

LE RADICI E LE VERDURE

L’energia dell’autunno è un’energia che si muove verso l’interno e il basso, quindi con la nostra nutrizione, dovremo assecondare questo movimento scegliendo ortaggi a radice (carote, barbabietola rossa, rapa, sedano rapa) ottime come contorni o per le gustose zuppe. 

Come erbetta cruda possiamo usare la piccante rucola ad esempio, l’unica in inverno da poter consumare cruda, con daikon e ravanelli.

E poi senza dubbio le radici come le rape, insieme alla radice di curcuma e lo zenzero fresco, anche insieme nelle zuppe. 

Altre verdure che aiutano gli organi metallo, stimolandoli, sono il crescione e le foglie di carota.

Il cavolo in autunno è l’alimento che supporta il qi di fegato e rilassa l’intestino e, secondo la MTC, favorisce la regolarità intestinale. Essendo fermentativo, è sempre consigliato abbinarlo alle spezie, così come tutti i vegetali della famiglia delle crucifere.

I DONI VEGETALI DI STAGIONE

Mele, pere, castagne, pinoli, cachi, zucca, sono i grandi doni d’autunno. La natura ancora una volta non si è dimenticata di cosa ha bisogno il nostro corpo, e cioè di sostenere l’energia e fornire sufficiente carburante per affrontare il freddo in arrivo.

Le mele e le pere sono le regine d’autunno, frutti eccellenti per idratare, e risolvere il calore a livello di stomaco (i principali sintomi di calore allo stomaco sono bruciore, difficoltà a digerire, gonfiore a livello gastrico, fame anche dopo aver appena mangiato). 

Il consumo di frutta cruda deve ora però essere ridotto, soprattutto per chi tende ad avere ritenzione idrica. La frutta come le pere e le mele, meglio mangiarle al forno o al vapore, speziate con cannella, chiodi di garofano, zenzero. Oppure leggermente saltate, con ghee o burro di cocco, e speziate.

La zucca, i cachi, le castagne, sono molto zuccherine, e il loro eccesso di dolce va calmierato utilizzando i grassi sani.

Inoltre, meglio scegliere un elemento alla volta, quindi se oggi si decide di mangiare le castagne, si metterà da parte la zucca per quel giorno, o i cachi, e si equilibrerà con verdure amare, sempre cotte, e condite con olio extravergine d’oliva e ghee.

LEGUMI

Per chi intende consumare i legumi, i fagioli rossi o azuki, i lima e navy sono i più adatti in questo periodo.

Ma devono comunque essere consumati con parsimonia per chi ha un intestino sensibile, e sempre ammollati a lungo, in acqua e aceto di mele, e cotti lentamente e a lungo con alghe (che sostengono il lavoro di reni e intestino).

Per renderli più benefici e meglio tollerati, consiglio di consumarne piccolissime quantità, meglio passate al passatutto in modo da eliminarne la buccia, oppure in proporzione di 1/3 rispetto a verdure amare con cui dovrebbero essere accompagnate, come rape, cicoria, scarola, bietole.

CARNE, PESCE E UOVA

La carne, il pesce e le uova sono umidificanti/idratanti per l’intestino; quindi leniscono le infiammazioni e la secchezza, fornendo importanti amminoacidi e collagene, e  sostengono il lavoro intestinale.

Ne consiglio il consumo quotidiano, con l’accortezza di scegliere materie prime di ottima qualità, di cui si conosce la filiera produttiva. Animali alimentati grass-fed, cresciuti liberi al pascolo, o selvatici, permettono di sostenere l’energia senza comprometterla con sostanze di scarto, sia dal punto di vista materiale che energetico.

FRUTTA SECCA

L’autunno è la stagione della frutta secca, perché è appena raccolta. 

La frutta secca però è molto calorica e un suo eccesso può causare l’accumulo di umidità; 

consiglio di consumarla in porzioni limitate, e sempre reidratata prima. Se si desidera consumarla in farine, meglio macinarla al momento, per non correre il rischio che irrancidisca e perda le sue capacità emollienti.

RINFORZARE L’ENERGIA

E per concludere, oltre a sostenere l’energia del Polmone e dell’Intestino Crasso a tavola, ci sono delle buone pratiche che possono darci un grande aiuto.

Si tratta di piccole pratiche quotidiane, che non disturbano la nostra routine, ma che al contrario la possono arricchire, con pochi minuti di impegno al giorno.

Possiamo nutrire più in profondità l’elemento metallo ora che è più recettivo, semplicemente ponendo attenzione al respiro, o praticando maggiormente lo yoga, le arti marziali e meditative, e qualsiasi altra pratica che dia ascolto e vigore al respiro e al movimento fluido:

  • 5 minuti di meditazione e centratura prima di iniziare qualsiasi altra cosa nella giornata
  • 5 minuti di yoga al mattino, eseguendo il saluto al sole e gli esercizi per il rinforzo dei meridiani di polmone e intestino.
  • Esercizi di stretching dei meridiani Polmone e Intestino Crasso.
  • I 7 respiri consapevoli: respirare 7 volte a lungo in maniera consapevole, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca, tenendo entrambe le mani sulla pancia, sotto l’ombelico.
  • Esercizi di Qi gong per l’aumento dell’energia.

Prodotti che possono esserti utili per sostenere l’energia Metallo:

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Maria Teresa Ficchì

Naturopata, nutrizionista & Health Coach, fondatrice di Chetogenica Bioenergetica. Amo prendermi cura degli altri e aiutarli a stare bene con i metodi naturali, portandoli alla versione migliore di se stessi.
 

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