Gli abitanti di Zuccheropoli e i 20 danni insidiosi dello zucchero

Gli abitanti di Zuccheropoli e i 20 danni insidiosi dello zucchero

Sono tanti e ormai universalmente riconosciuti, i danni che lo zucchero causa all’organismo, diretti e indiretti.

Lo zucchero entra nelle nostre vite dal momento in cui noi veniamo al mondo, siamo abituati a considerarlo un alimento insostituibile di cui non possiamo fare a meno. E questo è il primo inganno a cui questa sostanza opportunista ci espone.

La convinzione che non si possa vivere un solo giorno senza zucchero è data infatti dalla dipendenza che lo zucchero causa.

Il secondo immediato inganno è quello di pensare che in realtà noi non consumiamo zucchero , dato che non introduciamo materialmente neanche un cucchiaino di zucchero nel nostro caffè.. niente di più errato! Lo zucchero che consumiamo quotidianamente è nascosto, introdotto sotto forma di conservante, emulsionante, esaltatore di sapore nei cibi conservati.

Quindi ogni giorno sommiamo zucchero a zucchero, senza nemmeno rendercene conto, e contemporaneamente ci chiediamo “perché abbiamo questo o l’altro disturbo anche se siamo così attenti alla nostra alimentazione?”

Gli abitanti di Zuccheropoli 

Perché noi tutti viviamo in una mega città chiamata Zuccheropoli, dove l’aria è così rarefatta che addormenta i sensi e non ci fa percepire la realtà delle cose.

Una megalopoli cresciuta in maniera molto veloce, tant’è che il consumo di zucchero negli ultimi 50 anni è triplicato.

Immagine che contiene mappa, testo Descrizione generata automaticamente

Ad ogni angolo di Zuccheropoli c’è una vasta, irresistibile offerta, a cui è davvero difficile resistere:

  • Hai fame? Eccoti un po’ di zucchero
  • Sei stanco? Eccoti un po’ di zucchero
  • Sei giù di morale? Eccoti un po’ di zucchero
  • Sei nervoso? Eccoti un po’ di zucchero
  • Sei annoiato? Eccoti un po’ di zucchero
  • Hai una prova importante da superare? Eccoti un po’ di zucchero
  • Vuoi festeggiare? Eccoti un po’ di zucchero
  • Fai i capricci? Eccoti un po’ di zucchero
  • Hai fatto il bravo? Eccoti un po’ di zucchero
  • Sei arrabbiato? Eccoti un po’ di zucchero
  • Passavi di qua per caso e non hai resistito al profumo? Eccoti un po’ di zucchero
  • Sei ingrassato e tanto per te non c’è più niente da fare? Eccoti un po’ di zucchero

Questo posto promette molte giostre e montagne russe, proprio come nel paese dei balocchi.

Il problema è che quando si ferma la giostra, proprio come Pinocchio, tu ti ritrovi con un bel paio d’orecchie lunghe, rappresentate da tutti i danni che questa altalena di zuccheri ti ha creato.

Ormai a fine giornata sei diventato un elastico che è stato tirato e rilasciato troppe volte, e che ormai è da buttare.

Il tuo sistema nervoso, il tuo metabolismo, il tuo equilibrio, anche oggi sono stati irrimediabilmente alterati, ma tu non capisci come è potuto succedere, dov’è che hai sbagliato.

Lo zucchero palese o nascosto che hai assunto anche oggi, ha lasciato degli strascichi che diventano danni permanenti all’organismo se non ti dai immediatamente da fare per cambiare rotta.

ECCOTI UN ELENCO DEI 20 DANNI DELLO ZUCCHERO MAGGIORMENTE DIFFUSI 

1. E’ una sostanza che crea dipendenza

Può avere effetti inebrianti simili a quelli dell’alcol e come il tabacco e l’alcol la sua vendita dovrebbe essere regolata per legge. Lo zucchero attiva i recettori del gusto situati sulla lingua, che inviano un segnale al cervello, affinché esso attivi il circuito di ricompensa e liberi ormoni quali la dopamina. Lo zucchero assume quindi il controllo di centro di ricompensa. Droghe come eroina, nicotina e alcool causano un forte rilascio di Dopamina, inducendo molte persone a cercare costantemente questa sensazione, diventando dipendenti. Lo zucchero provoca la stessa reazione in una quantità minore, ma abbastanza da condizionare il tipo di cibo che preferiamo mangiare.

2.  Può sopprimere il sistema immunitario

E mettere in pericolo le difese contro le malattie infettive, poiché manda in tilt i meccanismi di riconoscimento da parte delle difese immunitarie. Il nostro sistema va in confusione e si riduce la capacità dell’organismo di difendersi dalle infezioni batteriche.

3. Sconvolge i rapporti dei minerali nel corpo

Causa carenze di cromo e di rame e interferisce con l’assorbimento di calcio e magnesio. Questo accade perché lo zucchero è una sostanza opportunist che per fare il suo percorso nell’organismo ha bisogno di catturare minerali. Quindi ogni volta che eccediamo con lo zucchero, l’organismo cerca di neutralizzare gli acidi grazie all’aiuto di sali minerali basici quali calcio e magnesio.

4. Può causare nervosismo e depressione

Lo zucchero può ridurre la stabilità emotiva. Questo accade sia a causa dell’iperacidifciazione di tessuti e cellule, sia di un impoverimento della flora batterica benefica dell’intestino. Un eccesso di zuccheri, inoltre, determina stati d’ansia e di lunaticità. Picchi di insulina nel sangue sono causa di repentini sbalzi d’umore. Difatti alimenti che contengono molti zuccheri e carboidrati interagiscono in maniera negativa con alcuni neurotrasmettitori come la serotonina, l’ormone del buonumore:un suo deficit è correlato a disturbi dell’umore e della sfera psichica. Bassi livelli di serotonina favoriscono la dipendenza da zuccheri, dolci e carboidrati, innescando il perverso meccanismo che spesso sfocia in episodi di bulimia: immediata euforia a seguito del consumo di dolci, successivo abbassamento del tono dell’umore, compulsione verso carboidrati, abbuffata, nuova euforia transitoria.

5. Può produrre un aumento significativo del colesterolo totale

Aumento di trigliceridi e colesterolo LDL e diminuzione del colesterolo HDL. Al contrario di ciò che si pensa, non sono i grassi ad aumentare ma bensì gli zuccheri che, consumati in eccesso, circolano sotto forma di glucosio nel sangue e vanno a depositarsi nel fegato come glicogeno. Il fegato non può contenere tutto il glicogeno, e per quello in eccesso il nostro corpo ha tre scelte:

1 – convertire il glucosio in grasso corporeo, che si traduce in un aumento di peso.

2 – convertire il glucosio in lipidi (grassi), che rimangono nel flusso sanguigno come colesterolo e trigliceridi

3 – convertire il glucosio in grasso che è immagazzinato nel fegato, portando ad una condizione nota come “fegato grasso”.

6. Alimenta le cellule tumorali

Ed è stato collegato con lo sviluppo del cancro del seno, ovaie, prostata, retto, pancreas, vie biliari, del polmone, dello stomaco e della colecisti. La causa primaria del cancro è l’iperacidità cellulare, lo zucchero favorisce l’iperacidicficazione e l’ossidazione cellulare favorendo la nascita e la proliferazione di cellule tumorali.

7. Può causare molti problemi nel  tratto gastrointestinale

Tra cui: acidità nel tratto digestivo, cattiva digestione, malassorbimento, aumentato rischio di morbo di Crohn e colite ulcerosa.

8. Può causare invecchiamento precoce

Causa una diminuzione della funzione e dell’elasticità dei tessuti: quanto più ne consumi tanto maggiore sarà la perdita di elasticità della pelle e annessi, la pelle diventa grinzosa poiché lo zucchero altera la struttura del collagene. In realtà, il più importante singolo fattore che accelera l’invecchiamento è l’insulina, che viene innescato dal consumo di zucchero. L’insulina è un ormone che il corpo rilascia in seguito all’aumento della glicemia che, come la chiave di una serratura, apre determinati canali attraverso cui gli zuccheri passano dal sangue ai tessuti. Più calorie introduciamo da consumo di zucchero, più aumenta l’ormone insulina e più si accellera l’invecchiamento.

9. Contribuisce in maniera importante all’obesità e all’aumento della sindrome metabolica

Aumento della glicemia, aumento dei trigliceridi, fegato grasso ed aumento della circonferenza della vita per deposito di grasso dentro l’addome. Il tutto determinato da un’eccessiva assunzione di zuccheri.

10. Può causare comportamenti violenti nei minori e può causare e iperattività nei bambini

Ansia, incapacità di concentrarsi e irritabilità, perché causa un rapido aumento dei livelli di adrenalina nei bambini, aggravando la sindrome ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). Lo zucchero può incidere negativamente sul loro rendimento scolastico, in quanto ne riduce le capacità di apprendimento. Una massiccia assunzione di zuccheri determina una resistenza all’insulina, ormone che regola la presenza di zucchero nel sangue e favorisce i collegamenti sinapsici. Una resistenza all’insulina causa, così, un rallentamento della funzione delle sinapsi e dunque delle capacità cognitive.

11. Può causare artrite e può portare all’osteoporosi

Un fattore che causa l’osteoporosi riguarda l’acidosi causata dallo zucchero. Quando il corpo è in acidosi, c’è la necessità di ridurla, utilizzando il calcio (alcalino) presente nelle ossa, riportando così il ph a valori normali (il nostro scheletro rappresenta il vero magazzino dei minerali necessari al corpo). Uno dei motivi principali che causa lo svuotamento del calcio dallo scheletro, è l’utilizzazione che ne fa il nostro corpo per contrastare l’acidità del sangue e per rimanere in uno stato di omeostasi (equilibrio), che nel sangue deve mantenere un livello di acidità di 7,35 (altrimenti si muore) e quindi, in caso di aumento di acididità, il nostro corpo preferisce svuotare le ossa, utilizzando il calcio presente in esse, come minerale per tamponare l’acidità.

12. Causa acidificazione del ph della bocca, quindi la carie

Può portare a malattie parodontali. La nostra bocca è l’habitat naturale di una ricca flora batterica. Se la nostra alimentazione è troppo ricca di zuccheri, va a nutrire i batteri patogeni che si nutrono di carboidrati come gli zuccheri, e digerendoli producono scarti acidi. Se il ph della bocca scende sotto il 5.5, si raggiunge il livello-soglia di tolleranza dei nostri denti: il loro smalto, infatti, non è in grado di resistere a ph così acidi e inizia a danneggiarsi e demineralizzarsi. Ma l’acidità non è un pericolo solo per i denti. Anche i tessuti molli, come gengive e mucose, possono risentire di un ph sfavorevole. Un cavo orale acidificato, infatti, rappresenta il terreno di coltura ideale per molti microorganismi dannosi, responsabili di malattie come la carie o la candida orale. Viceversa, un ambiente neutro ne impedisce la proliferazione.

13. Può ridurre la sensibilità all’insulina (insulino-resistenza)

L’insulino resistenza consiste nella diminuzione della risposta delle cellule dell’organismo al rilascio di insulina nel corpo. Questa condizione può favorire l’accumulo di grassi e portare a seri problemi di salute. Quando nel sangue viene immesso dello zucchero il pancreas attiva l’insulina, questo ormone porta nelle cellule muscolari ed adipose dei recettori che catturano il surplus glucidico. Se noi  quotidianamente ingurgitiamo troppi zuccheri, i recettori smettono di funzionare e il pancreas è così costretto a secernere più insulina per sortire lo stesso effetto. Alla fine però il sistema si rompe, il pancreas perde la sua capacità di regolare la glicemia e da insulino resistente si può diventare diabetici di tipo 2.

14. E’ il principale nemico della peristalsi intestinale

Può causare stitichezza. Gli zuccheri sono a zero contenuto di fibre, alterano l’equilibrio idrico dell’intestino e possono causare emorroidi.

15. Danneggia vene e capillari

Compromettendo la circolazione sanguigna e linfatica, causando cellulite. Mangiare troppi dolci fa male ai vasi perché gli zuccheri danneggiano il tessuto di rivestimento delle vene e dei capillari rendendoli più fragili, inoltre compromettono anche la circolazione linfatica favorendo la tendenza all’infiammazione, alla cellulite e alla ritenzione idrica.

16. Può contribuire all’aumento di malattie degenerative

Come morbo di Parkinson e morbo di Alzheimer. L’Alzheimer è stato soprannominato “diabete di tipo 3”, quando alcuni ricercatori hanno scoperto che, oltre al pancreas, anche il cervello produce l’insulina, e questa insulina del cervello è necessaria per la sopravvivenza delle cellule cerebrali. Questi studi hanno evidenziato che le persone con bassi livelli di recettori di insulina e di insulina nel cervello hanno spesso il morbo di Alzheimer. Essere ligi nel limitare il consumo di zucchero e carboidrati è uno dei passi più importanti che si possano adottare per prevenire l’Alzheimer, studi evidenziano chele diete ricche di carboidrati sono associate a un rischio dell’89% maggiore di demenza.

17. Può provocare squilibrio ormonale

Alcuni ormoni diventano ipoattivi e altri iperattivi. Gli estrogeni, ormoni sessuali femminili, hanno un equilibrio strettamente collegato a quello dell’insulina, quindi un eccessivo consumo di alimenti dolci è in grado di favorire alti livelli di estrogeni nel sangue attraverso un meccanismo di insulino-resistenza. Troppi estrogeni circolanti sono causa di numerosi disturbi della sfera femminile: ansia, ritenzione idrica, eccesso di grasso a livello di fianchi e gambe, irsutismo, fino ad arrivare a vere e proprie patologie come l’ovaio micropolicistico.

18. Causa spossatezza, stanchezza, mancanza di energia

E incide pesantemente sul lavoro delle ghiandole surrenali, esattamente dove noi lì conserviamo i nostri depositi di energia. Gli alimenti ricchi di zucchero, invece di dare energia al corpo come si pensa erroneamente, affaticano l’organismo poiché vengono metabolizzati velocemente e in questo processo vengono investite grandi quantità di energia presenti nel corpo e destinante ad altre attività. L’ impulso energetico che dà lo zucchero non è duraturo, al contrario, è un colpo di frusta che sfianca le ghiandole surrenali, costringendole a secernere continuamente ormoni, e noi diventiamo come un elastico che troppo spesso è stato tirato.

19. Provoca infiammazioni

Le diete ricche di zucchero aumentano i radicali liberi e lo stress ossidativo. Un accumulo di carboidrati diventa deposito di grasso che ossida le cellule e i tessuti, le ostruisce, impedisce l’ossigenazione, ossidando l’apparato cellulare e producendo un’infiammazione costante. I grassi ricavati dagli zuccheri sono grassi scadenti, insidiosi e tossici ed estremamente dannosi per ormoni, sistema immunitario, organi emuntori, ossa e cervello. Una persona infiammata la vedi già dal suo aspetto, la pelle arrossata, spenta, a macchie, i capelli che cadono, le unghie che si spezzano sono segni di una forte infiammazione.

20. Può alterare la struttura del DNA

Secondo la nutrigenomica gli alimenti che noi introduciamo nel nostro organismo possono influenzare sensibilmente il nostro Dna. I nutrienti, infatti, possono stimolare la sintesi oppure la distruzione di alcune proteine, oppure possono stimolare o bloccare determinate vie metaboliche.  Lo zucchero crea dei danni di informazione alle molecole che costituiscono le catene del DNA, modificandone importanti funzioni.

CONCLUSIONI: 

Ora dovrebbe essere chiaro quanto sia dannoso lo zucchero. È semplicemente impossibile raggiungere i massimi gradi di salute e vitalità se si stanno consumando quantità significative di zucchero. Per fortuna, il corpo ha una straordinaria capacità di guarire se stesso quando viene messo in condizioni ideali di nutrimento e il fegato ha una capacità incredibile di rigenerarsi. Se inizi a fare le modifiche necessarie da oggi, la tua salute comincerà a migliorare, ritornando allo stato di vitalità che la natura vuole.

COSA PUOI FARE PER LIBERARTENE: 

Voglio portarti via da Zuccheropoli, la città tossica! Voglio insegnarti a non sentirti più incastrato in dipendenze alimentari autolesionistiche e dannose per la salute.

Non temere, non è impossibile guarire dalla dipendenza da zucchero. Basta avvicinarsi all’obiettivo a piccoli passi.

Per il primo periodo dedicati a consolidare piccoli tasselli di buone abitudini:

bevi di più, aumenta il consumo di verdure, nutriti con le proteine che ti saziano e soddisfano e scopri i grassi sani (veri antidoti allo zucchero), alleggerisci la cena e carica di più la colazione e fai piccoli tentativi per diminuire lo zucchero dal risveglio e dal dopo cena.

Ti accorgerai che mangiando più grassi e proteine pian piano sentirai sempre meno il bisogno di zuccheri e inizierai “a funzionare”, con la mente più lucida e il tuo peso ne beneficerà.

UNA SETTIMANA PER INCOMINCIARE 

Dopo i primi timidi tentativi, per spezzare la dipendenza fisica e calmare il “richiamo” dello zucchero, fatti un bel regalo:

sette giorni consecutivi senza zucchero, consumando a volontà verdure cotte, grassi sani e proteine, senza sgarri.

Se hai fame mangia un po’ di burro, ghee oppure olio di cocco o ancora un piccolo shake proteico, o ancora addenta delle verdure crude croccanti e masticale a lungo, oppure una manciata di mandorle ammollate.

FAI UN DETOX VERO E PROPRIO 

Finita la tua settimana sugar free, prova a fare un detox vero e proprio.

Gli scienziati hanno consolidato gli studi che determinano il fatto che l’organismo ha bisogno di un determinato periodo di tempo per riconoscere una consuetudine come propria abitudine: 28/30 giorni.

Liberarti da questa schiavitù per questo periodo di tempo ti regalerà una vita nuova, libera e leggera.

Il tuo organismo diventerà metabolicamente flessibile, si staccherà dal richiamo dello zucchero e imparerà a carburare e produrre energia in un modo diverso.

La potenza di questo periodo detox  è incredibile e può consentirti di conquistare la libertà eterna.

Inizia già domani, fai scorta di vegetali, proteine e grassi ed elimina da casa tutto ciò che contiene zucchero.

Se pensi di non riuscire a farlo da solo e hai bisogno di una guida, rivolgiti a un professionista.

Io lo insegno nel mio metodo, un percorso strutturato per liberarsi da dipendenze tossiche e riportare l’organismo in uno stato di equilibrio.

Un mese per rinascere, un mese per rivalutare le capacità del proprio corpo e per vedere con i propri occhi cosa siamo in grado di fare quando traslochiamo definitivamente da Zuccheropoli.

Puoi approfondire riguardo allo zucchero in questi 2 video :

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Picture of Maria Teresa Ficchì

Maria Teresa Ficchì

Naturopata, nutrizionista & Health Coach, fondatrice di Chetogenica Bioenergetica. Amo prendermi cura degli altri e aiutarli a stare bene con i metodi naturali, portandoli alla versione migliore di se stessi.
 

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